Sbarcare il lunario in modo semplice, poco faticoso e possibilmente senza lavorare? Facile! Affittare la camera rimasta vuota dopo la morte dei genitori nella ex casa di mamma e papà. E’ questa l’idea che innesca la trama di “Ho Adottato Mio Fratello”, in scena al Teatro de’ Servi di Roma dal 17 ottobre al 5 novembre.
Una commedia divertente dal ritmo incalzante, firmata e portata in scena da una giovane compagnia che comunque dimostra sul palco carisma e disinvoltura, trattando con leggerezza al limite della irriverenza anche tematiche drammatiche e molto attuali: si va dallo smarrimento dovuto alla perdita prematura dei genitori, al gioco d’azzardo, alla crisi economica. E su tutto aleggiano i pregiudizi. le frasi fatte, la banalità contrabbandata per saggezza.
Si prefigura così il ritratto di Francesco e Bruno, interpretati da Mirko Cannella e Nicolò Innocenzi. Sono due fratelli che, come il bianco e il nero, in comune hanno solo lo stesso cognome. Sono costretti a convivere nell’appartamento ereditato dai genitori, che è fonte di dissapori ma rappresenta anche una delle poche sicurezza a cui ancorarsi, soprattutto quando si hanno difficoltà economiche. E proprio l’ingresso nell’appartamento di Rosario e Nicola – Michele Iovane e Jey Libertino – due “folkloristici” ragazzi del sud d’Italia in cerca di una camera in affitto, provoca una reazione a catena di spunti comici e surreali. I due infatti devono accettare la strana richiesta di Bruno: fingersi del nord Italia per fare contento il fratello Francesco, il quale non sopporta i “terroni”.
La già difficile convivenza tra i fratelli diventa allora una burrascosa navigazione a quattro su un fragile guscio che rischia ad ogni momento di naufragare: ci si muove tra brillanti colpi di scena verso un rassicurante lieto fine, ma forse agli spettatori resterà un po’ di amaro in bocca a indicare che la commedia ha saputo davvero cogliere nel segno.
Teatro de’ Servi
Via del Mortaro 22, Roma
info: 06 6795130
www.teatroservi.it