Muoviamo dall’assunto che amicizia non è un generico rapporto di conoscenza che porta a condividere semplici momenti comuni (hobby, passatempi, divertimenti, lavoro..); ma un rapporto che porta a vivere momenti esclusivi che hanno come unico scopo il piacere di incontrarsi. Un’amicizia autentica si ha quando i due si incontrano (anche figurativamente) per parlare delle loro vite. Benissimo, ma fra uomo e donna? Che succede? La prima perplessità fondamentale è che il rapporto rischia di essere inquinato da una sotterranea reciproca attrazione erotica, non del tutto consapevole.E l’elemento fisicità, mai del tutto assente, che ci fa dubitare dell’autenticità di un sentimento d’amicizia fra uomo e donna. Questa la tesi di J.L.Borges (L’amicizia tra un uomo e una donna è sempre un poco erotica, anche se inconsciamente”) o di Nietzche (Una donna può anche provare amicizia per un uomo, ma perché ciò sia possibile è necessaria una piccola antipatia fisica). Ma è anche ciò che emerge dai numerosi forum e blog presenti in Rete sull’argomento. La maggior parte dei cybernauti ritiene che raramente tra un uomo e una donna si instaura un rapporto del tutto equilibrato sotto il profilo dell’amicizia. Anche se resta il sogno di realizzarlo. Ci può essere, c’è amicizia fra sessi diversi ma in molti casi – a posteriori – ci si rende conto di non essere stati ricambiati con la stessa sincerità di intenti; o viceversa di essersi innamorati del proprio amico/a. A rafforzare questa tesi (e a confonderci le idee) ci viene incontro l’etimologia. La parola “amore” ha la stessa radice di “amicizia” (am-). Se provo amicizia verso qualcuno, provo una forma di amore. Si comprende bene quanto sia rara e difficile fra uomo e donna, dove l’elemento fisico è quasi inevitabile, nella diversità fisio-biologica della coppia. Anche perché un’amicizia nasce di certo dalla simpatia, ma anche da una prima impressione visiva che suscita in noi una reazione biochimica che somiglia all’attrazione fisica, poi da una sintonia di pensiero. Se l’amico/a ti piange sulla spalla e nasce un abbraccio per consolare, o una carezza sul viso, o un bacio fraterno, o materno, o paterno…allora il contatto fisico c’è. Il rapporto dovrebbe incanalarsi in una direzione che escluda la fisicità di tipo sessuale. A complicare le cose interviene un secondo elemento. La differenza tra l’emotività femminile e quella maschile. Le donne coltivano un rapporto d’amicizia per “stare”, gli uomini per “fare”. In altri termini, le prime pongono l’accento sulla comunicazione, anche non verbale. Gli uomini sulla comunanza di interessi e attività. Le donne inoltre sono per DNA portate all’introspezione, all’analisi, a quel discutere e mettersi in discussione, forse senza mai arrivare a una soluzione concreta dei problemi. Gli uomini no: di fronte a qualsiasi richiesta di consigli, hanno la soluzione pratica. Immediata o ragionata, lascia ben poco spazio a ulteriori divagazioni. Bando alle inferenze logiche e alle elucubrazioni teoriche, è meglio non escludere a priori l’amicizia fra un uomo e una donna. E godere delle emozioni e degli arricchimenti umani che può dare. A volte ci sono amicizie profonde, limpide e soddisfacenti che smentiscono nella pratica quanto si è detto sinora.