Una recente indagine sulle donne americane ha messo in evidenza come il mitico “punto vita” sia “svanito” dai corpi femminili e come i famosi 60 centimetri di giro vita siano ormai praticamente introvabili. Forse colpa dell’evoluzione della specie umana e complice il cambiamento nello stile di vita delle signore, che non soffocano più i loro corpi in certe corsetterie, sta di fatto che la conformazione femminile sembra inevitabilmente volta al cambiamento. E forse è proprio per questo che gli stilisti, nostalgici, per la prossima estate 2006 rispolverano un capo tanto amato quanto odiato dalle donne. Ecco che ritorna il bustier, che costringe i corpi ma nel contempo li modella e snellisce, valorizzando curve, seni e fianchi. Un capo che visse vicende alterne nel corso del tempo. La sua prima apparizione risale alla fine dell’ottocento, ed era un indumento intimo, un corpetto rigido, con stecche laterali che stringevano il busto, ecoppe a mezzaluna che spingevano il seno esaltandone la floridità. Da quel momento in poi la passione per il “vitino di vespa” dilagò senza confini. Indimenticabile emblema di quella moda fu Rossella O’Hara, la protagonista del famosissimo film “Via col vento”, che per esibire una vita sottilissima, si faceva tirare le stringhe del suo bustier fino a soffocare. Entrò in declino negli anni ’20, poi tornò di moda negli anni ’50, poi venne “bruciato”, insieme a reggiseno & co., dalle femministe, ed eccolo oggi che ci strizza l’occhio, invitandoci a ritrovare forme più femminili, a dare al nostro corpo curve maliziose ed intriganti. I modelli di bustier rivisitati dagli stilisti di oggi diventano naturalmente capi da esibire, soprattutto la sera, con estrema eleganza e vanno dalla versione denim con strass e paillettes a quella più preziosa di pizzo sangallo ornato da volants e ruches, o di pizzo chantilly o, ancora, macramé. I colori usati sono principalmente quelli classici del bianco, nero o rosa per un effetto “nude look”, come nella collezione di La Perla, che lo propone su gonne tubino o come parte superiore di lunghi abiti fascianti. Proenza Schoudler crea sul suo bustino originali giochi con i lacci bianchi e neri, da indossare su una pencil skirt stampata. E’ grigio e senza spalline quello di Stella McCartney, mentre Dolce e Gabbana lo fa indossare con gonne decorate di papaveri e spighe. Senza spalline anche quello di Alessandro Dell’Acqua, nero e con coppe “nude look”, Preen lo interpreta monospalla, in pizzo con sexy oblò laterali, nei colori del rosa antico o del bianco, da portare su gonne a tubo, o facente parte di un abito con gonna a palloncino. Bianco e con le spalline, per Moschino diventa un abitino leggero e arricchito con volants, mentre Roberto Cavalli ne fa una versione fatale ed aggressiva con cintura dorata a forma di serpente da portare, appunto, in vita. La tentazione di quest’estate 2006 è quindi di apparire più seducenti, ed accentuare le curve e le rotondità…..con qualche sacrificio. E già ci viene in mente il detto della nonna, che, forse a ragione, diceva: “chi bella vuole apparire, un poco deve soffrire…..”. Cecilia Bombardi