La pittura di Anna Nowak denuncia candidamente la sua matrice d’accademia, ma con tale ineffabile tenerezza che – per una volta tanto – dall’Accademia esce un’artista matura di preparazione e fresca d’esperienze. Il suo tirocinio si è svolto a Cracovia, la città più occidentalizzata della Polonia, ricca di un passato culturale influenzato di benefici contatti con l’Europa, soprattutto con l’Italia e la Francia e i risultati della nuova scuola polacca che è fiorita dopo il ’45. Da allora, la pittura polacca si è attestata sulle posizioni del figurale e – passati gli anni abbiamo i primi risultati autentici in Anna Nowak e nei suoi compagni di generazione. I giovani pittori polacchi, e non soltanto i pittori ma gli artisti in genere, si orientano verso una incoercibile fede verso la pace nella libertà. Così gli artisti polacchi si esprimono nella speranza, come Anna Nowak, alfiere della “legione straniera” degli artisti che hanno lasciato la patria cercando più ampi spazi dell’espressione e dell’autonomia, per un mondo concorde e armonioso. Così ci danno pace e consenso le danzatrici della Nowak, che vibrano nei tenui colori e semovenze musicali, che si spogliano nude non per esibire le proprie capacità di lussuria, ma per rivelarsi nella castità dell’essere e disposte a ritornare ad essere “Eve” prima del peccato originale. Questo è nelle corde di questa pittrice, artista di dotazione e fiduciosa nell’avvenire, ferrata nella tecnica, ne fanno fede i lavori a torchio, le incisioni e le acqueforti. Sandro Negri nasce nel 1940 da una famiglia di origine contadina. Il legame tenace di comunanza che stabilisce fin da bambino con il contado, costituisce tema privilegiato delle su opere e riaffiora in diverse scelte di vita. Il riferimento costante alle graminacee da foraggio e la presenza intermittente dei gelsi si accompagnano talvolta da lavoratori provati dalla fatica e dal peso delle pesanti mansioni agricole. Nelle tele del virgiliano tornano altri ricordi infantili: una catena del fuoco o i muri dai calcinacci scrostati e cadenti di un’abitazione rurale, rimandando ad ambienti un tempo animati dal tepore domestico ed ora forse abbandonati. L’artista non prescinde mai dalle proprie radici: reca in se una memoria remota ma incisiva della terra. Dal 1970 il pittore figura in rassegne personali, prima in Italia e poi all’estero, a Ginevra a Parigi e negli Stati Uniti, dove il favore della critica e il consenso del pubblico si consolidano. Notato dal P.R. di Robert Altmann in una mostra parigina, riceve l’incarico di ideare i manifesti pubblicitari per il film: “ Vincent e Theo”. Dall’inizio del ’97 due disegni sono parte della collezione permanente Vivian and Gordon Gilkey del Portland Art Museum Inaugurazione mostra collettiva di Anna Nowak – Sandro Negri Sabato 24 giugno ’06 ore 18,00 – 22,00 Galleria “Il Mondo dell’Arte” via Gerolamo Cardano,134 – Roma – tel 06/5583645 la mostra proseguirà fino al 2 luglio 2006 lunedì 16,00/20,00; martedì/sabato 10,30/13,00 e 16,00/20,00