È una calda serata di gennaio. Cayetano Brulé sorseggia un mojito al bancone del Blu Profondo, ristorante nel centro di Santiago del Cile. Ha un appuntamento con un nuovo cliente, uno sconosciuto dall’accento caraibico. L’incipit del nuovo romanzo di Roberto Ampuero è una nuova porta nel noir sud-americano: per la brochure “Narratori moderni” in Garzanti Editore, “Appuntamento al blu profondo”, € 15.00. Ma ecco che il nostro uomo alle dieci in punto entra nel locale con una ventiquattr’ore in mano: non farà in tempo ad avvicinarsi al detective Cayetano Brulé che cade a terra, freddato a colpi di pistola da due motociclisti. La vittima, Agustin Lecuona, giornalista americano figlio di ricchi emigranti cubani nasconde una storia scottante, una misteriosa operazione internazionale chiamata “Delenda est Australopitecus”. Per scoprire cosa si nasconda dietro l’arcano il nostro protagonista dovrà superare i confini della storia per intrecciarsi con il passato ed il presente, in un viaggio che ha i diversi sapori dell’America Latina e dell’Europa. Chi non conosce Roberto Ampuero rimane stupito dai numeri che in pochi anni questo giornalista cileno è stato capace di sfornare: best sellers in America Latina, dove è amato e apprezzato persino da un altro famoso conterraneo, Luis Sepúlveda, deve la propria celebrità al suo personaggio, Cayetano Brulé detective sornione, capace di districare trame tra le più complesse. I paragoni con altri autori sarebbe poco azzeccato, ma nervi e abilità ricordano il Marlowe d’altri tempi, appassionato e disincantato ma capace e spiccio nei modi. Anche se Brulè rimane strettamente legato al suo Sud America, parte dell’ambiente dove vive e lavora, appassionato scrittore del proprio tempo. Eugenia Zangardi