Storie di donne. Storie di affetti. Storie di cambiamento che sanno toccare profondamente la sensibilità femminile. Scrittrice e traduttrice, Lisa Ginzburg non è al suo primo lavoro: eppure “Colpi d’ala” (euro 10,00, pp. 109, 2006) edito da Feltrinelli, coglie con semplicità e arguzia, attimi sfuggenti, carichi di pensieri, osservazioni, fragilità umane.

La contesa per il possesso di un cane, i primi mesi di una neo-mamma, il curioso passaggio di consegna di una casa, una comunità spirituale guardata con occhi allibiti, lo squarcio che si apre in una qualsiasi mattina di una signora borghese. Cinque racconti al cui centro non c’è soltanto la metamorfosi intesa come perdita di una supposta identità per un’altra più autentica. “Piuttosto, cinque apologhi su quell’istante privilegiato in cui accade di ascoltare i segnali. Quei particolari passaggi di tempo quando la vita suggerisce un altra verità, una diversa direzione, e si reagisce con un colpo d’ala” precisa la stessa autrice.

Lisa Ginzburg pone la sua attenzione sulle difficoltà che spesso caratterizzano i rapporti affettivi e si circondano di una infinita solitudine. Racconti carichi di tristezza, in cui i personaggi sono fragili, insicuri, e hanno sempre bisogno di attaccarsi a qualsiasi cosa che dia loro sicurezza. Uno specchio nello specchio: una finestra per una traduttrice a cui è sempre bastato “il mondo interiore delle tante parole che si conoscono e si ha la capacità di ripescare, di volta in volta, per restituire un testo”. Una efficace prova di scrittura che impegna il lettore ad affacciarsi al mondo, scoprendosi diversi, vivi, nel momento in cui un avvenimento seppur banale spinge ad uscire dal comodo guscio in cui amiamo nasconderci.