“GIRO D’ITALIA DEI SAPORI” ALL’HOTEL QUIRINALE. L’Italia è da sempre meta privilegiata di tour non solo culturali e naturalistici, ma anche dedicati a cibo e vino, che sono fra le principali attrattive del Paese. Al turista come all’autoctono risulta ben chiaro che la cartina enogastronomica italiana è articolata e variegata quanto quella geografica. L’Hotel Quirinale porta tutta questa ricchezza sulla sua tavola, rendendola fruibile ai suoi ospiti con il “Giro d’Italia dei sapori”: Toscana, Veneto, Piemonte, Marche/Abruzzo/Molise, Puglia, Campania, Sardegna e Sicilia ne sono le tappe. 8 menù per 10 regioni d’Italia, in cui saranno presenti tutti i piatti e i prodotti cardine che hanno reso la cucina italiana regionale famosa in tutto il mondo, insieme a vini di rinomate cantine.

Prezzo per persona per ogni menù: 45,00 Euro, inclusi vini, acqua e caffè.

 

Il primo menù degustazione del Giro d’Italia, dal 21 al 28 gennaio è dedicato alla Toscana.

Regione famosa per i suoi vini rossi preziosi e corposi, per le carni, i salumi, i formaggi e non solo. Così, come antipasto sono presentati: affettati toscani (Prosciutto, Finocchiona, Capocollo); pecorini di Pienza in varie stagionature con confetture e frutta secca (Pecorino semistagionato, Pecorino morchiato all’olio di oliva, Pecorino “ubriaco” al mosto); bruschetta di pane sciocco (insipido, secondo l’uso toscano) con salsiccia aromatizzata e bruschettina ai fegatini; fagioli all’Uccelletto. Come primo la scelta è tra la Ribollita dell’orto o i Pici al sugo contadino. Seguono la Tagliata di Cinta Senese speziata al Timo e si conclude con Cantucci e Vinsanto. Il tutto abbinato a vini Spalletti Folonari, Tenuta San Lorenzo, Rubbia al Colle.

 

Dal 4 all’11 febbraio si fa un balzo a nord, in Veneto.

Veneto vuol dire polenta, radicchio e baccalà e il Ristorante Rossini lo sa bene.

Si comincia con una Bruschetta di polenta bianca con formaggio fuso e funghi, con il Caciucco di seppioline alla Veneziana e le Sardine in Saor. Seguono un immancabile Risotto con radicchio trevisano e noci e il Baccalà alla Vicentina con polenta. Il dolce scelto è il Tiramisù, gloria nazionale, le cui origini vengono rivendicate proprio dal Veneto. Cantine di degustazione: Case Bianche / Collina dei Ciliegi.

 

E dopo una settimana di pausa si riparte: destinazione Piemonte, dal 18 al 25 febbraio.

Rinomato per i vini rossi sontuosi, in questo caso dell’Azienda Agricola Adriano, il Piemonte presenta piatti in grado di sostenerli, principalmente a base di carne. Per cominciare Antipasto tradizionale delle Langhe con bruschettina di acciughe al verde; Bocconcino di tartare di fassona piemontese battuta al coltello; Peperoni in bagnacauda. Segue la pasta fresca: Tajarin al ragù del Monferrato. Il secondo è facilmente intuibile: se si pensa al Piemonte viene subito in mente il Bollito misto con varietà di salse.

Chiude il ricco menù il Bonet Piemontese, un golosissimo budino a base di cioccolato e amaretti.

 

Dal 3 al 10 marzo ci si sposta nelle Marche, Abruzzo e Molise, tre regioni attigue con molte cose in comune ma ognuna con le sue tipicità.

Tre antipasti: Pane bruschettato con ciauscolo (salame marchigiano), Olive all’Ascolana (ripiene di carne e fritte, una delle glorie marchigiane) e Soppressata Molisana agli agrumi. Seguono Vincisgrassi Maceratese, Stocco all’Anconetana e Ciambellino all’anice. Cantine in degustazione: Masciarelli e Moncaro.

 

Proseguendo lungo l’Adriatico, si approda in Puglia: dal 17 al 24 marzo il menù degustazione del Giro d’Italia si ispira a questa regione.

Insieme a vini della Masseria Cuturi saranno serviti Taralli con caciocavallo, ricotta forte e capocollo di Martinafranca; Pitta di Patate; Orecchiette alle cime di rapa (piatto simbolo della Puglia) o in alternativa Ciceri e Tria (un piatto salentino di pasta e ceci); Bombette Pugliesi (involtini di carne con ripieno di caciocavallo). Ed essendo Pasqua, il dolce sarà una Scarcella Pasquale, dolce tipico del periodo a base di pasta frolla, confezionato in varie forme che richiamano la Festività.

 

Dal 7 al 14 aprile sarà il trionfo della Campania, con un menù che ne racchiude i fasti gastronomici.

Come non iniziare con Mozzarella di bufala Campana, datterini e basilico fresco, con la Pizzetta fritta alla Napoletana e l’Impepata di cozze. A seguire, un formato di pasta tipico campano, Paccheri con Mazzancolle, Zucchine e Pomodorini e i Calamari ripieni alla Sorrentina. Conclusione tanto scontata quanto felice: Pastiera Napoletana e Babà.

La parte enologica è affidata alle cantine Oppida Aminea e Giardini Arimei.

 

È aprile, e dal dal 21 al 28 si va in Sardegna, a scoprirne i sapori di terra. La cucina di questa regione infatti non è solo pesce ma si fonda sulla tradizione dei pastori: Prosciutto crudo di Maiale brado con pane carasau, Pecorino Sardo stagionato, Gnocchetti Galluresi con Ricotta di pecora di Teulada. Immancabile il Porceddu allo spiedo. Il dessert è molto sostanzioso: Seadas al miele (pasta fritta, ripiena di pecorino fresco, buccia di limone e cannella, cosparsa di miele).

Cantina in degustazione: Pedra Majore.

 

Dal 5 al 12 maggio sarà in carta l’ultimo menù del “Giro d’Italia dei sapori”, dedicato alla Sicilia.

Tutti ne conoscono le specialità, la loro fama arriva all’estero e spesso anche gli ospiti stranieri sanno di cosa si parla. Il menù degustazione riunisce tutti i piatti più iconici di questa regione: Arancini di Sicilia, Olive schiacciate, Caponata di Melanzane con Pecorino siciliano, Pennette alla Norma con ricotta infornata, Sarde a Beccafico con uvetta e pinoli, Cannoli Siciliani e Paste di Mandorle. Cantina in degustazione: Cantina Tola.

 

A conclusione del “Giro d’Italia dei sapori” del Ristorante Rossini all’Hotel Quirinale, aver ripassato la geografia nazionale sarà stato un piacere…per il palato e per gli occhi.

 

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