Lo avevamo lasciato con una domanda: riuscirò mai a tornare lì, dove solo gli innamorati vivono, tre metri sopra il cielo? E le risposte stanno per arrivare. È questo il seguito di Tre metri sopra il cielo. Perché nessuna storia finisce mai davvero. E a volte si trasforma in ciò che non avresti mai potuto immaginare. Step è partito e sta per tornare. Sta per scoprire che niente è mai uguale a come lo aveva lasciato. O meglio, a come ricordava che fosse. Così tutto cambia e rivela la sua vera faccia. Step imparerà che non sempre, in amore, sappiamo ciò che vogliamo davvero. Anche quando ci sembra d’essere sicuri. La storia che ha incantato un milione di lettori continua nell’attesissimo secondo libro di Federico Moccia. Tornano Babi, Step, Paolo, Pallina, protagonisti, insieme a nuovi affascinanti personaggi, di una vicenda d’amore e d’amicizia, di segreti e tradimenti, che affonda le radici nel passato ma tende inesorabilmente a un nuovo futuro. Il romanzo si apre con il ritorno a Roma di Step, trasferitosi due anni prima negli Stati Uniti per dimenticare i dolori del passato. Di nuovo a casa, in sella alla sua moto per le strade di Roma, Step ritrova la banda dei suoi amici di un tempo, i Budokani, cresciuta e forse diversa: Schello, Lucone e gli altri, sempre ribelli ma un po’ più consapevoli delle ferite che le esperienze e i dolori della vita possono lasciare. Il ragazzo incomincia a lavorare nel mondo dello spettacolo, dove incontra la bella Ginevra, aspirante ballerina pur non riuscendo a dimenticare l’amata Babi. Il miraggio dell’amore passato è ancora vivo: sarà possibile rivivere la magia provata anni prima? Tra scoperte inaspettate e avvenimenti imprevisti, Step scoprirà sulla sua pelle che la vita continua ma nulla è più come lo aveva lasciato. Con un stile semplice e diretto, scorrevole e fitto di dialoghi, Federico Moccia ci racconta una storia capace di toccare le corde del cuore, in cui i sentimenti sono i protagonisti assoluti. Una storia che si legge tutto d’un fiato e che è piena di speranza, perché ci insegna che nulla è mai scontato e che in ognuno c’è la forza di ricominciare a sorridere al futuro.