YouTube è un sito molto popolare a livello internazionale che consente agli utenti il trasferimento, la visione, e in generale la condivisione di video. È stato creato nel febbraio del 2005 e si basa sulla tecnologia di Macromedia Flash per servire filmati, la stessa utilizzata da Google Video: la popolarità di YouTube è superiore a quella di Google Video, poiché consente lo scambio di video creati da chiunque. Infatti YouTube ospita riprese di show televisivi, video musicali e personali fatti in casa dagli utenti. Malgrado il regolamento di YouTube vieti la presenza di materiale coperto da diritti, accade talvolta che venga caricato e per questo il sito effettua un controllo ex-post su quanto immesso.  E proprio analizzando i recenti fatti di cronaca YouTube è balzato all’attenzione della società come  veicolo di emissione più utilizzato dai giovani per diffondere sul web messaggi di violenza, bullismo e rifiuto delle regole più elementari del vivere civile. Se la domanda è: “Dove è andata a finire la scuola italiana?”… Questa è una possibile risposta: su YouTube.com! Migliaia di filmati in cui la scuola  e l’istruzione fanno solamente da contorno labile e sfuocato: pobbiamo forse arrenderci allo sfascio ormai saldamente salito in cattedra?  Proprio a tale scopo sabato 31 Marzo si è tenuto a Sanremo un convegno che ha avuto come tema principale “Internet e i Minori”, organizzato dal Governatore Fedele Andrea Palmero, dal Comitato informatico Lions presieduto da Mauro Ozenda con il contributo del Lions Club Bordighera Otto Luoghi, che ha visto la partecipazione di relatori di spessore. Il Presidente del Comitato Informatico ha aperto il convegno con la lettura di 2 comunicati ricevuti rispettivamente dalla Presidenza della Repubblica che manifestava apprezzamenti per il valore dell’iniziativa, e il Ministro delle Comunicazioni il quale ha voluto sottolineare alla platea che la scuola non può più pensare di ignorare l’educazione ai media e soprattutto cominciare a riflettere su una nuova educazione all’uso delle nuove tecnologie. Selezionare i siti appropriati e dare ai ragazzi la possibilità di accedervi. Se il figlio sa che una cosa è proibita e la fa di nascosto ai genitori, gli resta la coscienza di aver fatto qualcosa di male, al contrario se tutto è permesso finisce per non distinguere il bene dal male (vedi il caso dei filmati di violenze sessuali scolastiche tra giovanissimi).Ma, è da dire, YouTube non è solo questo. A testimonianza di ciò è necessario citare l’ultima trovata di questo sito, ovvero gli “YouTube Awards”: si tratta di una classifica fatta dagli utenti sui video degli utenti. Come tutti gli Oscar di rispetto, la gara ha pubblicato una lista di “nomination” che i fruitori hanno potuto votare grazie all’apposito canale messo a disposizione sul sito. La notte degli Oscar ha annunciato i veri vincitori delle 7 categorie: per noi italiani alcuni di questi video si presentano incomprensibili, perchè completamente in inglese, mentre altri non necessitano di traduzioni. Ciò che è certo è che questa inusuale competizione ha sicuramente premiato la simpatia, l’umorismo e l’ingegno di alcuni contenuti, i veri protagonisti della rivoluzione del Web 2.0.