La Coumba Freida –letteralmente “valle fredda”- è la Valle del Gran San Bernardo e viene celebrata in ognuno dei paesini partendo da Ollomont: Valpelline (19 e 20 Gennaio), Doues (26 e 27 Gennaio), Allein (3-5 Febbraio), Gignod (26 Gennaio e 2,3,4,5 Febbraio) Etroubles (31 Gennaio e 1 Febbraio), Saint Oyen (2 Febbraio), Roisan (2,4 e 5 Febbraio) Sain Remy en Bosses (3 e 5 Febbraio).
Il rituale del carnevale -la cui origine si perde nella notte dei tempi- prevede la sfilata della “benda”: un gruppo di maschere con le caratteristiche landzette dai colori sgargianti. Oltre a sfilare entrano nelle case, accolte dalle famiglie con dolciumi e prodotti tipici.
Le “Landzettes”portano un costume di vari colori (a Doues e ad Allein è usato solo il colore rosso), ornato di specchi e perline; il cappello è di stile vagamente napoleonico e la faccia è coperta da una maschera (le più antiche sono realizzate in legno) con in mano una coda di cavallo. In vita, una cintura munita di un campanello.  Secondo alcuni, queste maschere sarebbero ispirate alla divisa dell’esercito napoleonico che nel maggio del 1800 attraversò il Colle del Gran San Bernardo, diretto a Marengo.
Le altre maschere sono la Gueda o “portabandiera”, con baffi ed occhiali, che dirige il corteo, inalberando la bandiera del carnevale e suonando una trombetta. Arlecchino generalmente vestito con casacca e pantaloni colorati guarniti da specchi e campanelli, porta un cappello a cilindro con fiori e specchietti e tiene in mano una “bacchetta” tintinnante. Damigella, compagna di sfilata dell’Arlecchino, è un personaggio femminile di giovane età che indossa un abito elegante, monocromatico, arricchito da ricami, passamaneria e pizzi. Orso è il simbolo del risveglio della natura con l’uscita dal suo lungo letargo invernale mentre Djablo (il diavolo)rigorosamente vestito col mantello rosso, la maschera, le corna ed il forcone, simboleggia la forza ed il vigore. Infine Toc e Tocca rappresentano in modo scherzoso una coppia di coniugi “sempliciotti” del paese. Un tradizione collega la nascita del carnevale proprio ad un matrimonio: poiché gli sposi erano molto poveri, gli invitati, per non metterli in imbarazzo con i loro abiti della festa, si sarebbero presentati vestiti in modo bizzarro.
Per informazioni: AIAT Gran San Bernardo Tel: 0165 78559 www.gransanbernardo.net