Niccolò Machiavelli fu molestato dai 12 ai 14 anni da un prete. La rivelazione è stata fatta da William J. Connell, docente di storia alla Seton Hall University nonché uno dei più illustri studiosi americani di Rinascimento italiano. Secondo il docente, che ha deciso di riferire la scoperta al Corriere della Sera, “Machiavelli era bisessuale”. Ciò era noto grazie agli studi realizzati anni fa dal prof. Mario Martelli, dell’Università di Firenze. La novità risiede sul dato per cui “il giovane Macchiavelli fu molestato dal suo prete-maestro. E che questo abuso spiega l’ostilità da lui nutrita fino all’ultimo nei confronti della Chiesa cattolica”. Fonte della scoperta il corpus di lettere facenti parte della corrispondenza tra Niccolò Machiavelli e Francesco Vettori, suo amico d’infanzia. In particolare di una missiva datata 16 gennaio 1515. “Nella lettera in questione” spiega il docente “Vettori parla dei genitori ben intenzionati e di un maestro depravato del suo amico, spiegando che dietro all’amore di Machiavelli per gli uomini c’è una gioventù trascorsa con un maestro che ha avuto la “comodità farne a suo modo. Introducendolo anche ai poeti osceni: “gli lascia leggere qualcosa da fare risentire un morto”. Verso la fine della lettera, Vettori scrive che “ciò che gli uomini dichiarano con la bocca è lontano da quello che hanno nel cuore”. Nel senso che con la bocca dicono, “sono un uomo virile e forte”, ma poi nel cuore possono anche amare altri uomini. Un tentativo forse di celare la vera identità sessuale di un caro amico.