I centralini dell’Associazione nazionale medici fitoterapeuti sono subissati di telefonate di cittadini che cercano chiarimenti. È una notizia falsa e pericolosa. I fitoterapeuti conoscono da tempo l’acido shikmico, una sostanza contenuta nell’anice stellato ed effettivamente usata per realizzare l’antivirale. Ma il discorso è un altro: per ottenere il farmaco occorrono elaborati processi di sintesi chimico-farmaceutica, per cui l’uso casalingo del decotto o della polvere o dell’olio essenziale non servirebbe a nulla. Non basta: si corrono anche seri rischi di salute. In natura esistono infatti due frutti molto simili all’Anice stellato: uno cinese, Illicium verum, denominato anche Badiana, abitualmente utilizzato per aromatizzare molte tisane digestive, e uno di origine giapponese, Illicum religiosu, chiamato “Shikimi”. Quest’ultimo è molto pericoloso per la salute, contenendo sostanza in grado di provocare crisi convulsive.