Il Bel Paese è il primo tra tutti a sognare la vacanza annuale secondo l’indagine di eDreams ma solo per viaggi con amici e famiglia mentre all’estero la “pausa di riflessione” diventa una skill da mettere nel curriculum

Settembre: tempo di mettere via il costume e tirare fuori il completo. Al rientro dalle vacanze eDreams, l’agenzia di viaggi leader in Europa, ha condotto una ricerca al fine di tracciare desideri e bisogni dei viaggiatori. Mappando un campione di 12 000 viaggiatori tra Regno Unito, Germania, Svezia, Stati Uniti, Portogallo, Spagna e Italia, eDreams fa emergere desideri e impressioni, tra sindrome post-vacanze e pianificazione di nuovi viaggi.

La sindrome da rientro esiste ma gli italiani non ne soffrono. Tra i paesi presi in considerazione, i più stressati al rientro sono gli inglesi, i francesi e gli spagnoli. L’Italia si piazza tra gli ultimi tre, prima di Portogallo e Germania. Gli Italiani infatti sono tra i più riposati, affermando di sentirsi più freschi dopo le ferie e pronti per tornare al lavoro, con una delle percentuali più alte della categoria (46%) insieme a Stati Uniti (47%) e Germania (48%). Non solo siamo contenti di tornare a lavoro e lo facciamo con entusiasmo, ma siamo anche gli ultimi a non vedere l’ora di ripartire, alla domanda “programmo una nuova vacanza non appena ritorno al lavoro” l’Italia è in fondo con il 16%, insieme a Spagna e Portogallo. Dato che viene confermato anche dal 37% dei partecipanti al sondaggio (terzi, dopo portoghesi e americani) che affermano di essere soddisfatti dell’equilibrio tra lavoro e vita privata.

Salta all’occhio però il dato sulla soddisfazione per il numero di giorni di ferie retribuite a disposizione durante l’anno: solo il 10% degli italiani si dichiara contento dei giorni di vacanza stabiliti dal proprio contratto di lavoro, a fronte del 21% della media globale.

Diverso è il caso di un periodo sabbatico, per il quale i nostri connazionali si sono mostrati i più entusiasti: l’81% degli italiani ha infatti dichiarato che prenderebbe in considerazione la possibilità di un assenza prolungata da lavoro, qualora fosse un’opzione praticabile tra i benefit offerti. La necessità di una lunga vacanza viene giustificata soprattutto dalla volontà di ritrovare il proprio equilibrio fisico e mentale (71%) o dal bisogno di fuggire dalla stressante vita lavorativa (53%). Un’altra ragione che suscita tra gli italiani la voglia di prendere un periodo sabbatico è il desiderio di viaggiare con la propria famiglia (34%).

Le 10 delle ragioni per cui gli italiani prenderebbero un anno sabbatico

Fuggire dallo stress lavorativo

Migliorare la propria salute mentale

Viaggiare con la famiglia

Migliorare la propria salute fisica

Viaggiare con il proprio partner

Imparare una lingua

Viaggiare con gli amici

Seguire un corso di formazione

Viaggiare da solo

Fare un’esperienza in un paese in cui potrei emigrare

La vacanza annuale intesa come plus per un eventuale datore di lavoro è una realtà che non ci appartiene: Italia (22%) e Regno Unito (21%) ritengono che la “pausa di riflessione” renda il lavoratore dipendente meno appetibile agli occhi di un futuro selezionatore per un nuovo impiego. Al contrario è più accreditato in paesi come Spagna (61%), Germania (60%) e Francia (50%).

Una cosa è certa, una lunga vacanza renderebbe il rientro a lavoro più difficile per tutti. I più sofferenti sono gli inglesi con il 53%, seguiti da francesi (44%) e americani (35%). Sesti gli italiani (31%) che comunque confidano che l’esperienza di un anno sabbatico li renderebbe più fiduciosi e sicuri sul posto di lavoro (36%).