Maestro dell’action painting, personalità che lasciava il segno (non solo in senso letterale), Jackson Pollock aveva anche un’imprevedibile passione per l’arte culinaria, dovuta in parte all’influenza della madre Stella che, per incrementare le entrate familiari, durante la guerra aveva lavorato in un ristorante. È nella casa di campagna di Springs, nello Stato di New York, che il pittore si dedica ai fornelli – gli riuscivano benissimo il sugo per gli spaghetti e la torta di mele – insieme con la moglie-custode Lee Krasner.

Ed è in questa casa-museo che la fotografa  Robyn Lea ha raccolto e fotografo ricette scritte ovunque. Il risultato è un libro, Dinner with Jackson Pollock (edizioni Assouline), che “IO donna presenta in anteprima e che sarà presentato a Venezia il 25 aprile con una cena alla Collezione Peggy Guggenheim. «La dedizione per l’orto gliela trasmise il padre», racconta Robyn Lea a “IO donna”. «L’attrazione per la cucina gliela passò sua madre Stella che aveva trasformato l’abilità ai fornelli in una professione. Cucinando in un ristorante negli anni della Grande Crisi».