Cina, ma non solo. Molti stilisti quest’anno si sono lasciati sedurre da motivi e modelli esotici provenienti dall’est, esibendo modelle vestite da abiti kimono, da sfarzosi broccati degni di una zarina, o da abiti stampati in deliziose e tenui fantasie cinesi. E’ il caso di Iceberg e Blugirl, le cui collezioni sono state ampiamente ispirate dalla Cina, di Roberto Cavalli che trae spunto dalla fredda e opulenta Russia e di Antonio Marras che prende a riferimento le atmosfere tipiche del Giappone.

Uno sguardo alle proposte più interessanti. Decori che evocano ambienti cinesi si trovano sulle camicie di Iceberg, complete di collo alla coreana ed alamari in colori a contrasto. Sulle T-shirt invece campeggia la faccia di Mao.

Iperdecorata anche la collezione di Kenzo che dell’oriente riprende la ricchezza dei ricami, delle passamanerie, delle magnifiche applicazioni, il tutto abbinato ai tipici vivaci colori. Fiori e draghi cinesi sono le fantasie proposte da Blugirl nei suoi miniabiti di raso completi di cinture-obi, ad evidenziare il punto vita, e nei piccoli deliziosi giacchini a taglio kimono. Ricami floreali, motivi dorati e fantasie orientali spiccano anche nella collezione di Dries Van Noten, affermato stilista di Anversa.

Just Cavalli trasforma la sua donna in una moderna geisha metropolitana, grazie a maniche, colletti e dettagli che ricordano il kimono, anche se poi magari si tratta di indossare un piumino…Meno eccentrico, più austero ed elegante, Antonio Marras propone un lineare kimono stile samurai con discreti decori tono su tono.

Pollini mischia i generi, e i suoi miniabiti svasati, stampati a fiori stilizzati dorati su fondo nero, si collocano a metà tra lo stile anni ’60 e le atmosfere orientaleggianti. Da indossare con lo stivale coordinato.

Richiamano l’opulenza delle corti russe i modelli di Roberto Cavalli, che usa tessuti decoratissimi cui abbina maestosi colli di visone, zibellino e cincillà. Decori ricchi, quasi sfarzosi, e pelliccia anche per i miniabiti e i capispalla di Christian Lacroix in un tripudio di riferimenti alle atmosfere russe.

I fasti dell’oriente sono motivo di ispirazione anche per Anna Sui, che ha fatto sfilare modelli ricchi di decori lussuosi e abiti rosso scarlatto. Le lunghezze? Sempre rigorosamente mini.

E se le atmosfere orientali conquistano la moda, le modelle asiatiche di pari passo conquistano le passerelle e non solo…Saranno gli stilisti che sono affascinati dalle misteriose bellezze orientali o saranno le case di moda che vogliono penetrare i sempre più appetibili mercati asiatici ?