La vita ricomincia a 50 anni. Il viale del tramonto? Non c’è concetto più sbagliato, il problema è che abbiamo un’idea distorta dell’età matura. La pace dei sensi dopo la menopausa? Mai e poi mai. È in questo periodo che l’eros, liberandosi dalla finalità di procreare, funziona meglio. I 50 come l’età dei rimorsi e dei rimpianti? Niente affatto. È il tempo della libertà, della creatività e delle nuove opportunità.

A spiegare come e perché i 50 anni sono per le donne l’età perfetta per essere felici è Raffaele Morelli, psichiatra e psicoterapeuta, che firma come direttore la nuova rivista Riza AntiAge, (sottotitolo “l’arte di restare giovani”), da questi giorni in edicola, e che per l’occasione stila una sorta di manifesto in sette punti delle nuove donne che vivono con consapevolezza la loro maturità, siano esse over quaranta, ma anche over cinquanta e sessanta, sfatando molti tabù, a partire dalla sessualità.

1. Sì alle opportunità. Altro tabù da sfatare è quello che con gli anta finisca, appunto, l’era delle opportunità. “Energeticamente nell’età matura il cervello ha più capacità, più poteri rispetto a quanti ne avesse nella prima giovinezza”. La donna, insomma, raggiunge finalmente il tempo della libertà e può dire che è arrivato il momento di agire di testa sua, senza fare ciò che gli altri si aspettano da lei.
2. Viva la creatività. Non è vero che l’estro e la fantasia siano prerogativa dei 20 o dei 30 anni. Tutt’altro: “Il segreto della longevità è sognare e fantasticare, perché il sogno mantiene giovane il cervello, spiega Morelli. Per questo più che mai occorre aprire le porte ad attività creative: leggere, danzare, disegnare…Le forze della giovinezza si attivano solo se le si risveglia”.
3. Saggezza. È l’energia interiore che guida nelle scelte, e questa energia, tutta femminile, “nel corso della vita si arricchisce di capacità uniche, che si affinano solo con il passare del tempo, scrive Morelli. A 50 anni la donna crede in se stessa e non negli altri”.
4. Indipendenza. Dopo gli anta per una donna è più facile dire di no e non fare più niente che contrasti con il proprio carattere, con la propria natura più autentica. “Quelli che prima venivano chiamati difetti, e che invece erano le sue caratteristiche, adesso sono i punti di forza dell’unicità della donna”.
5. Il sesso, ovvero, quello migliore è qualcosa che si vive meglio da grandi: “Nell’età adulta l’eros si scorpora dalla finalità della procreazione e circola più libero, scrive Morelli, per questo la vera sessualità comincia dopo i 50 anni. A patto, però, di non passare il tempo a giudicarsi, a criticarsi, a confrontarsi con gli altri o con noi stessi. Solo così, nell’età adulta, si sviluppa pienamente la Donna Erotica”.
6. Sì alle contraddizioni. “La donna dopo una certa età non è più in lotta con se stessa, scrive Morelli, si sa perdonare e può dire finalmente la frase magica: vado bene così come sono”. Riesce, ad esempio, a indossare serenamente il vestito che non metteva perché il partner non era d’accordo e non teme le proprie insicurezze e fragilità.
7. Basta rimorsi e rancori. “Il cervello spontaneamente produce la chimica della giovinezza, ma solo se elimini le sostanze che lo intossicano”. Quindi basta rimorsi, basta ricordi, basta rancori, basta lamenti: mettono in circolo un’energia che fa invecchiare e alla fine si riverbera in tutto il corpo.