È la conclusione a cui sono giunti i ricercatori americani dell’Howard Hughes Medical Institute di Boston, in uno studio sui topi pubblicato dalla rivista “Nature”. Secondo l’indagine, modificando il funzionamento di questo organo una femmina inizia a comportarsi come un maschio nel gioco del corteggiamento. I circuiti neurali che governano i comportamenti tipicamente maschili o femminili sono gli stessi per entrambi i generi. Se una femmina si comporta come tale è invece per effetto dell’organo vomeronasale, che capta i feromoni, molecole odorose che stimolano il cervello e influenzano la sessualità.
La ricerca promette di aprire una nuova finestra sui meccanismi neuronali che sottostanno alle differenze di genere negli animali e forse anche negli uomini, anche se nella nostra specie il ruolo dei feromoni resta controverso e il senso eletto dell’attrazione sembra essere più la vista, che l’olfatto.