Si avvicina la maturità e molti studenti sono alle prese con la scelta del percorso di studi da intraprendere. Bisogna farsi guidare dal cuore o dalla testa? Scegliere ciò che ci appassiona o ciò che ci permetterà di trovare un posto di lavoro? Non esiste una risposta a queste domande. Purtroppo.
Per i più indecisi può venire in soccorso la ricerca “Professioni del futuro” (www.leprofessionidelfuturo.it) di InTribe da cui emerge che le maggiori opportunità di impego proverranno dal settore ICT (Information and Communications Technology). In un mercato del lavoro in continuo cambiamento, le competenze digitali di alto livello saranno indispensabili e sempre più richieste dalle aziende.
Basti pensare che nei soli settori dell’ingegneria e delle scienze sono disponibili oltre 2 milioni di posti. Allora non resta che iscriversi a ingegneria, ci verrebbe da dire. O meglio ingegneria dell’informazione di cui fanno parte: Ingegneria elettronica, Ingegneria delle telecomunicazioni, Ingegneria informatica e Ingegneria biomedica.
Però prima di iscriversi perché non provare ad avvicinarci alla materia consultando qualche “testo sacro” dei suddetti percorsi di studio. Uno su tutti potrebbe essere “Circuiti per la microelettronica” di Sedra e Smith edito da EdiSES. L’obiettivo di questo libro è di sviluppare le proprie capacità di analisi e progettazione di un circuito elettronico. Si parte con l’introduzione dei concetti base dell’elettronica per proseguire con lo studio dei diodi, del transistore bipolare e MOS, degli amplificatori operazionali, i filtri. Il testo copre argomenti che trovano spazio in più corsi di elettronica analogica e digitale di base.
Se non fa per voi allora ricordatevi la frase del mitico Robin Williams nei panni del professor Keating nel film “L’attimo fuggente”: “Medicina, legge, economia, ingegneria sono nobili professioni, necessarie al nostro sostentamento, ma la poesia, la bellezza, il romanticismo, l’amore, sono queste le cose che ci tengono in vita.” E forse troverete la vostra strada.
