Durante l’attività fisica, l’atleta è portato a perdere una consistente dose di liquidi del proprio corpo, da reintegrare il prima possibile a secodna di diversi parametri. E’ quanto riporta In a Bottle (www.inabottle.it) in un focus sul rapporto idratazione e attività sportiva

 

Durante l’attività fisica, l’atleta è portato a perdere una consistente dose di liquidi del proprio corpo, da reintegrare il prima possibile. Secondo gli esperti del National Council on Strenght & Fitness la disidratazione consiste in una perdita dell’1,0% o più del peso corporeo a seguito di perdita di liquidi. Non è vero che ci si disidrata sudando: in realtà perdiamo acqua ogni volta che respiriamo. Tutte le nostre funzioni metaboliche richiedono acqua e, in media, reintegriamo completamente i liquidi nel nostro corpo una volta ogni 10-12 giorni. Nel caso degli atleti in costante allenamento, tale ricambio avviene ogni 6 giorni.

Disidratare i muscoli anche solo del 3% aumenta di circa il 10% la perdita della loro capacità di contrazione e dell’8% la velocità con cui lo fanno. Uno studio condotto dalla Ball State University ha mostrato un calo del 7% in termini di velocità su 10 chilometri nei runners che erano disidratati di appena il 2% -3%.

Non tutti gli atleti, professionisti o amatoriali, bevono abbastanza acqua per sostituire i liquidi che perdono durante l’esercizio fisico. Per combattere questa carenza occorre seguire diverse linee guida: bere un bicchiere d’acqua ogni ora durante il giorno,  uno ogni 15-20 minuti durante l’esercizio fisico e due alla fine dell’attività. E’ preferibile inoltre scegliere acqua fresca per aiutare il corpo a regolare la sua temperatura durante l’esercizio fisico.