La biancheria intima è oggi più che mai oggetto di attenzione, parte importante del nostro guardaroba, spesso è un capo prezioso e ricercato, che ha lo scopo di ritualizzare la nudità ed esprimere sensualità. Ma la “linge de corps” ha origini lontane e differenti. Le antenate della biancheria intima sono le camice, che le guardarobiere del XIII secolo ricamavano per i corredi da sposa. Poi c’è la corsetteria, che si esprime in capi di sostegno alle forme del corpo, come il bustino, e che in Francia rappresentò un mestiere prettamente maschile, fino al 7 settembre 1675, data in cui il parlamento francese autorizzò le “couturière” ad entrare nel mercato. Dalla seconda metà del XIX secolo la biancheria intima ebbe la sua vera espansione, esposta nei grandi magazzini e abbinata a marche pubblicitarie. Ma la vera rivoluzione risale agli anni ’20, quando l’avvento del reggiseno crea un vero e proprio terremoto. L’invenzione di quello che oggi è un must della lingerie, il pezzo forte del guardaroba intimo di ogni donna, viene attribuita a Herminie Cadolle, giovane ed ambiziosa bustaia francese, che alla Mostra Universale del 1900 inaugura il suo corsetto reggiseno. La lingerie proposta per questo autunno-inverno, romantica, seducente, ma anche confortevole, si ispira chiaramente ad epoche passate, come nella collezione intimo Off Limits che propone tessuti, pizzi, ricami, volants su reggiseni, culottes e bustier che sembrano provenire da due secoli orsono, con giochi di colore che vanno dall’azzurro polvere al beige e marrone. Anche Triumph trae ispirazione dal passato inserendo fiocchi, ricami, nastri di raso nelle sue tre linee, la Nostalgia, declinata nelle nuances romantiche del rosa, prugna, magnolia e porcellana, la Glamour, rosso e bordeaux intenso, e la Naturale, contraddistinta da colori come il caramello, l’avorio ed il verde militare. Argento vivo si rifà agli anni ’20 con tessuti ricercati, bustier e guepierre impreziositi da pizzi e ricami in rosso scarlatto, rubino e nero. Mentre tulle, strech e raso sono i tessuti che caratterizzano la collezione Bacirubati nei colori del rosa salmone, azzurro, avorio, grigio e nero. Parah presenta la linea Odalisca con ricami orientali, balze di pizzo, motivi in macramè, la linea Sexy Dream che si rifà agli anni ’40 e la serie New Age che privilegia confort e vestibilità. E se il romanticismo caratterizza le collezioni di intimo per l’autunno-inverno, la tendenza per il 2006 è chiaramente per un ritorno al pudore. Al salone dell’intimo di Lione, appuntamento che da anni anticipa le nuove tendenze, l’intimo audace è in declino a favore di una lingerie più coprente, dolce e pudica, ma ugualmente seducente. La tendenza è già realtà in Gran Bretagna, dove si registra un sensibile calo delle vendite per tanga e string (43% in meno rispetto allo scorso anno secondo Vanity Fair) e un vero e proprio boom nelle vendite di boy shorts, o hot hips, praticamente culottes elasticizzate e a vita bassa, che riescono a coniugare comodità e malizia. Candore, romanticismo e charme: la rivincita delle culottes è in arrivo. Il tanga ha le ore contate: quest’autunno potrebbe essere l’ultima occasione per sfoggiarlo.