Una lettura dedicata a tutti coloro che sono già stati a Lisbona: se avete già toccato tutti i principali luoghi d’interesse siamo certi di avere qualcosa in più da regalarvi. Ora che non avete più bisogno di portare con voi la guida della città prendetevi il tempo per scoprire la vera Lisbona, quella che non sarà nelle guide ma vale quasi quanto i monumenti più importanti. Ecco allora cinque consigli che solo chi conosce bene la città potrebbe darvi: cene con vista, shopping d’eccezione e localini semi nascosti… perché solo quando di una città conosci tutto inizi davvero a scoprire l’introvabile!

Gli Heritage Hotels di Lisbona quest’anno compiono vent’anni e sono un’istituzione in città: nati in occasione dell’Expo del 1998, si sono presto distinti per la voglia di rappresentare l’animo più vero di Lisbona ed è per questo che tre degli hotel sono inseriti in palazzi antichi riadattati per l’ospitalità.

Forse non tutti sanno che l’Expo del 1998 era intitolata “Gli Oceani, un patrimonio per il futuro” e fu ambientata proprio a Lisbona. In occasione di questo evento una Lisbona poco avvezza al turismo sentì il bisogno di prepararsi per l’insperato afflusso e dunque si prese la decisione di aumentare l’offerta alberghiera in città. Fu così che nacque il marchio Heritage Hotels, che sin da subito si prefisse di promuovere il patrimonio nazionale. Non è un caso, dunque, se tre degli alberghi del gruppo sono situati in edifici storici reinventati per l’ospitalità. Vent’anni dopo la vocazione fortemente territoriale degli Heritage Hotels rimane la stessa e viene portata avanti anche grazie alla partnership con il Museo Nazionale di Arte Antica e con la Triennale di Architettura.
Ponto Final: una cena con vista del tutto inaspettata

Ponto Final è una delle perle della vecchia Lisbona, discretamente nascosto dall’altro lato del Tago rispetto ai luoghi più popolari ma non per questo meno amato (ragion per cui è raccomandata la prenotazione!). Per arrivare bisogna prendere un traghetto dalla stazione fluviale di Cais do Sodré e lasciarsi cullare fino a Cacilhas, il consiglio è quello di imbarcarsi un’oretta prima del tramonto, così da godere pienamente di tutta l’ora d’oro. Una volta attraccati, costeggiate il fiume tenendo le case sulla vostra sinistra. Lungo il percorso ignorate le case diroccate e godete della vista dai numerosi moli che si susseguono, perfetti per scattare foto con il ponte 25 Aprile in lontananza. Giunti alla fine della strada, vi sarà impossibile non riconoscere il giallo Ponto Final: la particolarità del ristorante è quella di avere tavolini fissati direttamente al molo. Se sarete così fortunati da riuscire ad accaparrarvi uno di quelli più avanti potrete illudervi per qualche ora di essere completamente soli di fronte al panorama del fiume Tago e di Lisbona illuminata. La cucina, tipicamente portoghese, è casereccia e gustosa, le porzioni abbondanti vi lasceranno deliziosamente soddisfatti. Una sola raccomandazione: non dimenticate di portare con voi un maglioncino anche durante la stagione più calda: vista la posizione il ristorante è particolarmente ventilato!

Chi dice Lisbona, dice Sughero… anche se non lo sa

Chi non è mai stato a Lisbona potrebbe pensare che il sughero sia un ottimo materiale per fare tappi per bottiglie, lavagne a muro, al massimo il tacco di un paio di scarpe e… poco altro. Quello che costoro ignorano è che con il sughero è possibile fare qualsiasi cosa, e questo i portoghesi lo sanno bene. Del resto è dal sud del paese, dall’Alentejo e dall’Algarve, che proviene quasi il 50% della produzione mondiale di sughero. Con una tale produzione ed un numero così ristretto da bottiglie da tappare i produttori e gli artigiani del sughero hanno dovuto ingegnarsi e bisogna dire che i risultati sono davvero entusiasmanti. Non serve dare un indirizzo preciso, i negozi che hanno in vendita prodotti di sughero in giro per la città sono tantissimi e c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Borsellini, borse, cappelli, custodie per tablet e telefoni… gli articoli in sughero sono un souvenir perfetto da portare a casa per sfoggiare un po’ di conoscenza del Portogallo.

Embaixada: a caccia di eccellenze in un palazzo moresco

Un tempo il quartiere dell’Intendente era considerato problematico, pericoloso. Oggi il lavoro di riqualificazione della zona sta dando i suoi frutti ed il percorso che va da Rua Dom Pedro V al Museo di Storia Naturale si sta pian piano riempiendo di negozi di e locali particolarissimi. Qui, in Praça do Príncipe Real 26, si trova uno spettacolare palazzo moresco che ospita un centro commerciale come non se ne sono mai visti. L’interno del palazzo, infatti, è quasi più bello dell’esterno: con le sue sale affrescate, i marmi e gli stucchi sarebbe meraviglioso anche se fosse vuoto. Ma, ovviamente, è tutt’altro che vuoto. In ognuna delle stanze si trova lo shop di brand portoghesi. Si tratta di produzioni tipiche ma dimenticate (per un momento) azulejos e sughero: qui l’artigianato è giovane e di design e soprattutto di grande qualità. Per godere la visita il più a lungo possibile c’è la possibilità di gustare un pasto nel ristorante interno che per la bella stagione approfitta anche del cortile retrostante al palazzo e dove si possono assaggiare ottimi hamburger e insalate sfiziose.

Il Pavillhão Chinez, un viaggio nel tempo

Suonare alla porta del Pavillhão Chinez è un po’strano: in genere nei locali si prende e si entra, non viene ad aprirti un cameriere in livrea e di certo… non ti trovi davanti quello spettacolo curioso! Ma, come anticipato, entrare qui è come fare un viaggio nel tempo. Il locale, interamente in legno con tavolini bassi e comodi divanetti in pelle, è una delle chicche sempre meno segrete di Lisbona ma si anima davvero a tarda sera quindi se verrete dopo cena (tenendo a mente che in Portogallo si mangia presto!) avrete la sicurezza di godervelo in quasi completa solitudine.
Nato come negozio di antiquariato, il locale è in realtà meno antico di quello che sembra, fu infatti aperto dall’attuale proprietario, Luis Pinto Coelho, nel 1986. Visto che l’uomo amava trattenersi qui con i suoi amici e clienti fino a tarda sera, sorseggiando qualcosa, ben presto decise di trasformare il luogo in un vero e proprio bar e decorarlo con la sua collezione. Gli oggetti esposti nelle vetrine sono infatti quelli che il proprietario colleziona da quando aveva 14 anni e ci si potrebbe perdere cercando di ammirarli tutti. Conviene allora far vagare lo sguardo e sognare, magari fra un turno e l’altro di una partita da biliardo nella sala in fondo al locale.

Tomés Caffè Bar Pestiqueria

Il Tomés Caffè non può dirsi esattamente un bar alla moda: non troverete arredi di design, non potrete fare un brunch all’americana e di sicuro non incontrerete questo o quel personaggio famoso. Quello che però troverete, soffermandovi al Tomés Caffè in Rua São Cristovão 23 (nel cuore dell’antico quartiere arabo della Mouraria) ripagherà l’iniziale sfiducia. Il quartiere in sé è affascinante ma nonostante la fama rimane una perla frequentata principalmente da lisboneti. Sotto il tetto sgargiante di festoni colorati che vanno da un lato all’altro della strada passeggerete accanto a gruppi di musicisti che si cimentano in esibizioni improvvisate, gruppi di signore sedute fuori dai palazzi e, se capitate nel pomeriggio, ciurme di camerieri che si preparano ad iniziare il turno chiacchierando allegramente fuori dai locali.

Il Tomés Caffè non attira al primo sguardo, ma l’accoglienza e il gusto del Porto e della Ginjina, serviti su un minuscolo tavolino improvvisato sul marciapiede esterno sono impagabili. La sera, poi, quando le luci si abbassano, il locale ospita esibizioni di musica dal vivo attentamente selezionate dall’entusiasta proprietario e si popola di giovani.

Hoteis Heritage Lisboa

Tel: +351 213 218 200

e-mail: heritage.hotels@heritage.pt

sito: www.heritage.pt