“Ma l’amor mio non muore…”è firmato dallo stesso Proietti. Ad accompagnarlo nella “magia” la sua compagnia e l’orchestra di dieci elementi che suonerà dal vivo sotto la direzione del M° Mario Vicari. Lo spettacolo è un omaggio a Petrolini, anima di Roma, per il suo settantesimo anniversario. “Ma l’amor mio non muore” era il titolo di un film muto, anzi la filma, al femminile come si diceva allora, che fece scalpore nei primi del novecento. Una storia strappalacrime che Petrolini parodiò in una delle sue filastrocche divenute celebri, e il modo di dire si deve alla sua parodia e non al film che tutti hanno dimenticato. In questo nuovo spettacolo Proietti presenta pezzi suoi e canzoni, che si alternano nel corso della serata ai classici petroliniani riletti. Rivivranno sulla scene i celebri personaggi del teatro di Petrolini come Archimede, Benedetto e gastone. E’ il processo di contaminazione a cui Proietti ci ha abituato e nel quale è maestro, e che per primo ha inaugurato nel lontano “A me gli occhi, please” che proprio in questi giorni compie trent’anni. Rileggendo le sue opere ci si accorge che la fama di Petrolini era ed è tutta meritata. Come tutti i grandi coglieva nel segno, anticipava i tempi, con il suo sorriso amaro che fa ormai parte del modo romano di giudicare il mondo.