Emergenza pertosse, primo network globale per l’eradicazione della Tubercolosi, immunizzazione in gravidanza e accesso universale alle cure. Questi sono alcuni degli hot topic al centro del 2° Congresso Internazionale dell’Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici – WAidid –, presieduta dalla Prof.ssa Susanna Esposito, che da oggi al 20 ottobre ospiterà a Milano medici ed esperti provenienti da tutto il mondo. Un’importante occasione di confronto e aggiornamento sui progressi della ricerca scientifica nell’ambito delle malattie infettive e immunologiche che colpiscono bambini e adulti.

“Il Congresso WAidid rappresenta un evento unitario, un confronto scientifico ma anche culturale per gli oltre 300 delegati presenti, provenienti da tutto il mondo – afferma la Prof.ssa Susanna Esposito, Presidente WAidid e ordinario di Pediatria all’Università degli Studi di Perugia -. Il ritorno della pertosse, l’eradicazione della tubercolosi, l’importanza delle vaccinazioni in gravidanza sono tutti temi su cui la comunità scientifica si confronta per fare il punto e, laddove vi sia necessità, mette in atto nuove strategie di prevenzione e di cura. Ma sono anche argomenti che necessitano di una corretta informazione presso l’opinione pubblica, oggi troppo spesso confusa da fake news seriamente dannose per l’intera comunità. Basti pensare alle coperture vaccinali sempre più in calo con conseguenze allarmanti per l’intera società”.

A confermarlo dati recenti che posizionano l’Italia agli ultimi posti per copertura vaccinale (83%)1. Nella Regione Europea, il nostro Paese supera solamente Francia, Bosnia-Erzegovina, Romania, Repubblica di San Marino e Ucraina. Mentre, a livello globale, gli Stati con una copertura quasi totale (99%) risultano essere Ungheria, Cuba, Kazakistan, Giordania, Isole Seychelles e Bahrain1.

In uno scenario internazionale come quello in cui si inserisce l’appuntamento di WAidid, è inoltre importante fare luce sull’aspetto più critico che riguarda l’accesso alle cure.

Qui di seguito gli spunti emersi nel corso della Conferenza stampa di apertura del Congresso:

TUBERCOLOSI: WAidid LANCIA IL GLOBAL TUBERCULOSIS NETWORK
Una rete globale composta da medici, esperti di salute pubblica, Società Scientifiche, società civile, pazienti, Organizzazioni mondiali come l’OMS e l’Unione Internazionale contro la Tubercolosi (UNION), donatori e aziende farmaceutiche. È in occasione della II edizione del Congresso che WAidid presenta il primo Global Tuberculosis Network (GTN). Obiettivo è quello di perseguire attivamente l’eliminazione della tubercolosi (TBC) con uno sforzo globale, una collaborazione attiva nel campo della ricerca, dell’advocacy e della formazione degli operatori.
La TBC è una delle prime cause di morte nel mondo. Si stima un’incidenza di 10,4 milioni di nuovi casi nel 2017 (casi incidenti), il 90% dei quali sono persone adulte, il 65% di sesso maschile, il 10% persone con infezione da HIV (il 74% in Africa). I nuovi casi in età pediatrica sono circa 1 milione, 250 mila dei quali fatali (compresi i casi di coinfezione tubercolosi/HIV). Dei 10,4 milioni di nuovi casi stimati, ne sono stati notificati all’OMS solo 6,6 milioni, ciò significa che c’è un gap di 3,8 milioni tra i casi incidenti e quelli notificati, dovuto sia alla sottonotifica dei casi sia alla sottodiagnosi2.

PERTOSSE: DAL VACCINO A CELLULA INTERA AI VACCINI ACELLULARI. IL RITORNO DI UNA MALATTIA CHE FA PAURA E LE STRATEGIE DI PREVENZIONE IN EUROPA
La pertosse è una malattia infettiva causata dall’infezione del batterio Bordetella Pertussis, ad alto tasso di contagiosità e diffusione, nel 2014 ha fatto registrare oltre 24 milioni di casi nel mondo in bambini di età inferiore ai 5 anni e 160.000 decessi.
In alcuni Paesi è evidente un aumento dell’incidenza della malattia per diversi fattori concomitanti che fanno della pertosse una malattia infettiva ri-emergente, seppur prevenibile da vaccino. Una delle questioni più discusse recentemente riguarda la durata dell’immunità che viene acquisita dopo la malattia naturale e dopo la vaccinazione. In entrambi i casi non è presente immunità permanente. La malattia naturale induce una protezione di lunga durata, stimata approssimativamente in 20 anni.  La pertosse quindi può tornare, anche se non si tratta di un evento frequente. La protezione indotta dalla vaccinazione, invece, ha durata più breve stimata in un range che va da 4 a 10 anni. Questo fenomeno (detto waning immunity) fa sì che i soggetti più adulti si ammalino e spiega la circolazione della pertosse anche in Paesi con buona copertura vaccinale. In questo scenario, sono gli adolescenti e i giovani adulti a perdere la protezione indotta dalla vaccinazione e a contribuire alla circolazione della pertosse.

IMMUNIZZAZIONE E MATERNITÀ: TUTTE LE RACCOMANDAZIONI DA SEGUIRE IN GRAVIDANZA

Evidenze scientifiche hanno dimostrato che la somministrazione di alcuni vaccini nelle donne in gravidanza come quello contro la pertosse o l’influenza hanno il duplice obiettivo di proteggere la mamma e il bambino nei primi mesi di vita. Se da una parte durante la gravidanza sono controindicati i vaccini vivi attenuati come quello contro il morbillo e la rosolia, possono essere invece somministrati in sicurezza e vanno raccomandati i vaccini cosiddetti inattivi a base di proteine:
Inoltre, la vaccinazione in gravidanza permette di proteggere i neonati e i lattanti nei primi 6 mesi di vita, in quanto i figli di donne vaccinate in gravidanza presentano anticorpi protettivi contro l’influenza grazie al passaggio degli stessi attraverso la placenta della loro mamma. Numerosi studi hanno evidenziato che i neonati e i lattanti al di sotto dei 6 mesi sono la categoria più a rischio di gravi complicanze respiratorie e neurologiche in corso di influenza e la vaccinazione materna è l’unica modalità di prevenzione.