Dapprima furono i blue-jeans, durante gli anni Sessanta, a contagiare la moda con una ventata sportiva ed informale, poi negli anni settanta diventò “fashion” possedere la Lacoste, anche se non si era sportivi per niente. A seguire Fred Perry e Fila diventarono capi da guardaroba di tutti i giorni sancendo così la contaminazione tra la moda e lo sportswear. Ma è stato nell’ultimo decennio che l’abbigliamento sportivo si è trasformato in vero e proprio abbigliamento di moda diventando oggetto di interesse, sperimentazione e produzione di grandi firme come Prada, Helmut Lang e Costume National. Più di recente, le Olimpiadi Invernali di Torino 2006 hanno fortemente contribuito a “risvegliare” l’interesse per lo sport di importanti maison, che hanno avuto così l’occasione di essere presenti (e viste) in un evento di importanza mondiale. Giorgio Armani ha vestito infatti ventisei atleti (oltre che Carla Bruni), Moschino ha voluto rendere omaggio ai giochi olimpici con ben novanta capi, somiglianti ad originali sculture, Lavinia Biagiotti ha unito il suo nome a quello di Stefano Baldini, maratoneta che ha portato la fiaccola Olimpica. E’ di Gattinoni Couture e Pret-a-porter l’intero guardaroba ufficiale indossato da Evelina Christillin, la vice presidente del Comitato Giochi Olimpici Invernali Torino 2006. Ciesse e Deborah Compagnoni hanno ideato una collezione di piumini in edizione limitata chiamata Podium, Roberto Cavalli ha creato per la campionessa di pattinaggio sul ghiaccio Caroline Kostner, un body da competizione tempestato da cristalli swarowsky, Dior ha presentato un berretto stile norvegese con pon pon, Fila ha realizzato per l’occasione innovative tute aerodinamiche. Ma c’è di che sbizzarrirsi anche per noi comuni mortali, che magari frequentiamo la palestra esclusivamente in vista dell’estate e della temutissima prova costume. Infatti, in un tempo come il nostro, dove le palestre non sono più solo luoghi dove fare sport, ma sono spesso anche bellissimi centri attrezzati, oltre che per il fitness, per il benessere, nonché veri e propri centri di aggregazione e passerelle dove esibire i risultati raggiunti sul proprio corpo, non si può rinunciare ad essere glamour anche durante l’attività sportiva. Le aziende non si sono certo lasciate sfuggire questa tendenza sociale ed hanno presentato un’ampia varietà di capi sportivi, ma assolutamente di moda, per la corrente stagione primavera/estate. Così Freddy lancia la sua nuova linea, la Workout, fatta di capi per la danza e il fitness, bellissimi pantaloni elasticizzati con tasche laterali, oltrechè i classici pantajazz, t-shirt e maglie con zip e cappuccio, Reebok presenta nuovissime tute da abbinare a top e magliette di grande vestibilità, Russel Athletic punta su felpe, polo e pantaloni morbidi, adatti a tutti gli sports. Doppia tendenza per Dimensione Danza che propone una linea “minimal” con motivi grafici ed una più romantica in jersey e cotone, mentre per la box il marchio leader è sempre il famoso Everlast, il prediletto dai grandi campioni di pugilato. Ma per le vere “fashioniste” c’è di più: i pantaloni aderenti ma ampi sul fondo con coulisse dorata in vita, da abbinare a t-shirt stampate con decori raffinati e glitterati di Crunch. E non solo: esiste anche la versione della sportiva-fashion-serale di Juicy Couture, che non si sa bene quale elegantissimo sport pratichi, vestita di un completo felpa con cappuccio e pantaloni con coulisse fatto di chiffon e decorato con ricami. Cecilia Bombardi