È uscito il 14 aprile in tutti i cinema “La famiglia omicidi”, film che unisce il genere mistery a quello comico in un cocktail irresistibile, con il contorno tutt’altro che marginale di attori di grande spessore. Walter Goodfellow è il pastore anglicano di Little Wallop piccolo paesino della campagna inglese dove tutti si conoscono tra loro. Il nome del pastore – che si può tradurre con “buon diavolo”- rispecchia la sua personalità: generoso, mite e buono con tutti. Il problema di Goodfellow è la sua famiglia. Sua moglie e i suoi due figli infatti vivono in realtà totalmente differenti da quelle immaginate dal loro congiunto. La moglie, infatti, si lascia corteggiare da un avvenente maestro di golf, il figlio è vittima delle angherie dei compagni di scuola e la figlia è una ninfomane che ogni giorno fa sesso con un ragazzo diverso su un pulmino sul retro di casa. A complicare maggiormente le cose arriva una nuova governante, all’apparenza molto simile alle tipiche zitelle inglesi tutte tè e merletti, ma che in realtà nasconde oscuri segreti. Come se non bastasse tra questi segreti, c’è n’è uno tutt’altro che trascurabile. La simpatica vecchietta ha trascorso più di cinquant’anni in un manicomio criminale e non come cuoca… A metà tra un romanzo giallo di Agatha Christie -dalla quale il film riprende l’ambientazione del tipico paesino inglese dove niente è come sembra- e la commedia inglese degli anni ’50, questo film analizza con ironia alcuni aspetti della società inglese: dalla chiesa anglicana e i suoi tabù, alle tentazioni sessuali che possono nascere anche nelle famiglie modello. Strepitose le interpretazioni di Maggie Smith e Kristin Scott Thomas che avevano lavorato già insieme in Gosford Park, una menzione particolare merita Rowan Atkinson. Ormai star indiscussa della comicità inglese, grazie al personaggio di Mr. Bean, l’attore si ritrova ancora una volta ad indossare i panni del prete, ruolo che aveva già ricoperto in Quattro matrimoni e un funerale, e dimostra di essere un attore con un bagaglio comico inesauribile e tutt’altro che assuefatto al personaggio che lo ha reso celebre. Un film, dunque, adatto a tutti, dagli amanti del mistery a quelli del comico, a coloro che apprezzano semplicemente il cinema in generale.