Sempre pronte a soccorrere chi le invocava in cerca d’ispirazione, le Muse hanno da tempo perso un degno palcoscenico dove esaltare la loro funzione. Ma, fino al 20 agosto, la mostra “Musa pensosa.L’immagine dell’intellettuale nell’antichità”, concede alle dolci ed eteree ispiratrici di sedere nuovamente a tutela dei luoghi del sapere e tornare, seppur brevemente, il tramite di diffusione culturale. Polimnia, Calliope, Euterpe, Erato, Tersicore, Melpomene, Talia, Clio, Urania: ognuna di loro abbraccia un diverso percorso espositivo attraverso dipinti, mosaici e sculture. Alle statue delle nove figlie di Zeus e di Mnemosine è associato il potere dell’ispirazione, di tutela e nutrimento dell’ingegno: un lungo viaggio nello spazio e nel tempo per spiegare l’evoluzione del rapporto delle Muse con la figura dell’intellettuale. La Soprintendenza archeologica di Roma, già da qualche anno, ha avviato per le mostre al Colosseo l’esplorazione dei grandi temi della civiltà antica secondo progetti che coniugano il rigore scientifico con un moderno linguaggio espositivo, apprezzabile da tutti. Capolavori artistici tra cui molti vasi attici, rilievi in marmo e in bronzo, affreschi e mosaici, che illustrano scene di poesia, musica e teatro, la creatività artistica al servizio della politica, la stessa educazione del cittadino: opere che riservano una particolare attenzione ai luoghi del sapere e alla sua trasmissione. Infine al centro dell’esposizione, vi sono gli splendidi ritratti dei grandi letterati dell’antichità, da Omero agli oratori greci e romani, contribuendo a renderne immortale il fascino e il ricordo: miti veri e propri, reputate dee a tutti gli effetti e dotate del sublime potere di concedere o negare la conoscenza.Informazioni, prenotazioni e visite guidate. Pierreci 06-39967700.