Coalition For Digital Payments (C4DiP – www.c4dip.it) è il progetto di tre associazioni di consumatori nato per rendere più agevole l’uso della moneta elettronica. Movimento Difesa del Cittadino, Asso-consum e U.Di.Con da oggi lavoreranno insieme per sensibilizzare le Istituzioni, italiane ed europee, e i cittadini ad un uso sicuro dei pagamenti elettronici.

L’obiettivo della coalizione, presieduta da Francesco Luongo, è informare i cittadini in merito a sicurezza e comodità dei pagamenti elettronici, al fine di promuovere un’economia moderna e sostenibile. Tracciare i pagamenti, inoltre, significa combattere l’evasione fiscale, ridurre l’economia sommersa – che in Italia vale più di un terzo del PIL –, aumentare i valori assoluti del gettito, diminuire la pressione fiscale e liberare risorse per sostenere i redditi e incentivare i consumi.

C4DiP monitorerà anche i provvedimenti normativi, informando le Istituzioni affinché il legislatore agisca nell’interesse dei consumatori.

Per tutte queste ragioni, la coalizione C4DiP lavorerà per:
– incrementare la consapevolezza sui benefici connessi ad un maggiore utilizzo della moneta elettronica
– supportare con ogni mezzo la lotta all’evasione fiscale
– sviluppare idee innovative a sostegno dell’utilizzo dei dispositivi per il pagamento elettronico
– evitare che il Legislatore e le Istituzioni tutte possano commettere errori normativi
– fornire spunti di riflessione per interventi di policy sulla moneta elettronica
– sviluppare progetti di educazione finanziaria

“La Coalizione è un progetto ambizioso – dichiara Francesco Luongo, Presidente di C4DiP e di Movimento Difesa del Cittadino – che nasce per promuovere l’uso dei sistemi di pagamento elettronico, ma non solo. Vogliamo essere vicini ai cittadini e alle Istituzioni per informarle sugli enormi benefici della moneta elettronica. Saremo vigili e non permetteremo che norme create ad hoc per rispondere agli interessi di una parte, finiscano per pesare sulle tasche degli italiani. È il caso del Regolamento comunitario sulle commissioni interbancarie, che rischia di danneggiare gli interessi dei consumatori, scaricando su di essi il costo delle transazioni”.