Cristina Acquistapace, 33 anni, è diventata suora consacrandosi all’Ordo Virginum con una cerimonia presso la chiesa del Sacro Cuore di Sondrio. La notizia non sarebbe un evento ma assume un importante valore sociale se si pensa che Cristina è una ragazza down. Sin dalla nascita il suo handicap è la vista che le impedisce di continuare il lavoro di sarta, dopo aver frequentato le scuole elementari e medie, ma non frena il suo entusiasmo e la sua voglia di viaggiare, scoprire il mondo: a diciannove anni, infatti, decide di partire per il Kenya in visita a una zia suora in missione. Proprio nel paese africano Cristina scopre il suo percorso, una vocazione vera e sincera che convince anche la sua famiglia la quale ha sempre pensato ad un capriccio infantile e passeggero. Da quel momento e per cinque anni la ragazza affronta prove, verifiche a volte severe che l’hanno portata, la scorsa primavera, a coronare il suo sogno in una cerimonia commovente celebrata dal vescovo di Como Alessandro Maggiolini nella chiesa del Sacro Cuore di Sondrio. La scelta è caduta sull’Ordo Virginum un ordine laico che non richiede la dimora in monastero: elemento che permette a Cristina di continuare la sua vita fatta di un lavoro part-time in una scuola materna e una serie di attività tra le quali il teatro. “Non volevo essere felice da sola” è la frase che Cristina ripete a chi le chiede i motivi di questa scelta: un gesto, una storia che può essere una speranza per le trentotto mila persone affette dalla sindrome di down nel nostro paese. La scelta di Cristina di vivere per gli altri e con gli altri, non è un caso isolato: le forme di integrazione per questi ragazzi sono in crescita dato che molti di loro lavorano stabilmente presso ristoranti, biblioteche, segreterie. Opportunità che aumentano con il crescente progresso scientifico attraverso il quale diventa più facile realizzare i loro sogni e allontanare i fantasmi della ghettizzazione.