Oggi , venerdì 21 giugno, presso la sede della Fondazione Scholas Occurrentes in Vaticano, in Piazza di San Calisto, 16, si è tenuto l’evento di lancio della maratona #STOPCYBERBULLYINGDAY, che nel 2017 a livello globale ha coinvolto più di 101 milioni di persone. L’appuntamento ha preso il via a partire dalle ore 10:30.

Al tavolo dei relatori presente anche la SIPPS. Da sempre attenta e sensibile al tema della prevenzione dei rischi comportamentali, la Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale invita ad un uso corretto e consapevole delle nuove tecnologie già a partire dalla scuola elementare.

Nel corso della giornata si sono confrontati giovani, insegnanti, giornalisti, legislatori, rappresentanti delle istituzioni e delle organizzazioni sociali, esperti del campo e partner dell’iniziativa, con oltre 130 contributi provenienti da più di 20 Paesi. Il tutto live su Facebook, Twitter e Youtube in 3 lingue: Italiano, Inglese e Spagnolo. In questa occasione la Fondazione Pontificia Scholas Occurrentes, il MIUR in collaborazione con Time4Child ONLUS, propongono la conferenza virtuale #STOPCYBERBULLYINGDAY | 24h Scholas Talk, 24 ore di dialogo nell’ambito della media education, sulla cittadinanza digitale, il bullismo e il Cyberbullismo.

Svelato in anteprima il 1° Report Globale sul Cyberbullismo della Fondazione Scholas, firmato un accordo tra la fondazione ed il Ministero dell’istruzione, dell’Università e della Ricerca e sarà lanciato il manifesto #STOPCYBERBULLYINGDAY Italia.

Bullismo e il Cyberbullismo sono fenomeni preoccupanti e in costante aumento nel mondo e nel nostro Paese, occupano ampio spazio nelle cronache e coinvolgono le scuole sempre più da vicino. Basti pensare che circa 1 ragazzo su 4 in tutto il mondo dall’età di 11 anni è stato coinvolto in episodi di Cyberbullismo. In Italia l’11% delle vittime dichiara di aver pensato al suicidio.

“Cura, supporto ed educazione: il Cyberbullismo deve essere prevenuto e contrastato affrontando queste tre tematiche – afferma il Dott. Luca Bernardo, Responsabile Rapporti con Enti e Istituzioni della SIPPS – nelle quali altrettante figure rivestono un ruolo fondamentale: i primi soni i genitori, accanto ai quali deve agire la scuola, che non si deve limitare a sospendere il bullo. Bambini e adolescenti bullizzati, infine devono poter contare su professionisti competenti, che li aiutino a venir fuori da una situazione di difficoltà. Il bullo stesso, inoltre, deve essere consapevole del gesto che ha compiuto e delle conseguenze che ha causato”.

“Iniziative come la maratona #STOPCYBERBULLYINGDAY – aggiunge il Dottor Giuseppe Di Mauro, Presidente SIPPS – sono certamente di grande aiuto ai ragazzi che si trovano in situazione di disagio e che vengono bullizzati online attraverso i social network. La Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale condanna ogni forma di Cyberbullismo, una vera e propria prevaricazione volontaria e ripetuta attraverso email, sms, telefonate, sociale network e web in generale. Bisogna unire le forze e agire secondo metodologie scientifiche per gestire le conseguenze, a volte drammatiche, di un atto di bullismo e di Cyberbullismo”.