Le cure termali sono un alleato prezioso contro l’osteoporosi, una patologia tipicamente femminile, che colpisce le donne dopo la menopausa poichè indebolisce le ossa.
L’osteoporosi ha un’incidenza molto alta, tanto che 1 donna su 2 ne soffre; tuttavia si ha la tendenza a sottovalutare il problema e ad affrontarlo tardivamente, quando si presentano gravi disturbi motori causati dalla progressiva diminuzione della massa ossea.

Come abbiamo detto tante volte, la prevenzione è l’arma più efficace a nostra disposizione, ecco perché è importante adottare uno stile di vita sano: una corretta alimentazione; attività fisica, assunzione regolare di calcio sono le regole base per prevenire la comparsa dell’osteoporosi. Ma anche le cure termali, possono contribuire al benessere del nostro organismo, scopriamo come.

Nel corso degli anni nei soggetti fisiologicamente predisposti, in primis donne, hanno un progressivo deficit che determina un impoverimento dell’osso che, per mantenere la sua forma, diventa rarefatto e quindi più debole.
L’osteoporosi non è una malattia, perché non ha caratteristiche che possono essere pericolose per la vita, ma una mancanza progressiva di matrice di supporto e di calcio rende le ossa più fragili, correndo il rischio di frattura. L’osteoporosi, con il suo carico di rischi per la statica del nostro corpo e per la stabilità del sistema scheletrico, acquista sempre più importanza coinvolgendo un numero crescente di donne.

Come riconoscere i primi sintomi di osteoporosi? La sua definizione di “epidemia silenziosa” rende bene l’idea di ciò che significhi questa condizione che, senza mostrare sintomi evidenti, incide sulla struttura delle ossa, rendendole più fragili, meno elastiche e meno resistenti, definendo “ossa di vetro” i segmenti osteoporotici. Infatti l’osteoporosi esordisce spesso direttamente con una frattura, il più delle volte a carico della colonna vertebrale (“crollo” della vertebra) o del femore.
L’esame che diagnostica l’osteopenia e l’osteoporosi è la MOC (mineralometria ossea computerizzata), un test che valuta la densità ossea o con raggi X o con gli ultrasuoni. Accanto ad esso, un esame radiografico della colonna vertebrale è in grado di valutare lo stato dei segmenti che la compongono (vertebre) per consentire, oltre ad un completamento diagnostico, di identificare i casi in cui la terapia specifica sia prescrivibile a carico del SSN. Il tutto è seguito da analisi del sangue per controllare il livello di calcio e fosforo e il funzionamento delle paratiroidi.
Per combattere l’osteoporosi, la prevenzione è la prima azione da intraprendere grazie a una costante attività fisica, una dieta ricca di calcio e la frequente esposizione al sole.

Numerosi studi hanno dimostrato che i trattamenti termali di balneo e fangoterapia, in particolare con l’acqua di Salsomaggiore, sono indicati per pazienti con osteoporosi ed addirittura migliorare la composizione e la robustezza delle ossa. Gli esiti delle ricerche hanno mostrato che questi tipi di trattamenti producono un incremento della massa ossea paragonabile a quello ottenuto con la farmacoterapia e che l’azione combinata massimizza i risultati.
Un ciclo di cure balneotermali, sia che venga prescritto per la terapia dell’artrosi e dei disturbi articolari, sia che venga prescritto come cura per l’osteoporosi, svolge un’azione terapeutica combinata con un innegabile vantaggio per il paziente. La fangobalneoterapia favorisce il ripristino del metabolismo del tessuto osseo e di conseguenza la sua rimineralizzazione, agendo sui livelli di alcune sostanze che ne influenzano l’andamento e intervenendo sia su meccanismi locali che sistemici.

I cicli di trattamento previsti per contrastare efficacemente l’osteoporosi sono di 12 giorni con frequenza quotidiana di bagni e fanghi con acqua termale salsobromoiodica di Salsomaggiore. Ogni trattamento prevede un’applicazione di fango termale per 15 minuti sulle articolazioni più esposte al rischio. Successivamente un’immersione di 15 minuti nelle acque termali arricchite di ozono a cui segue la fase di reazione e relax. A conclusione del protocollo un massaggio terapeutico di 20minuti con un nostro fisioterapista con la famosa pomata jodica delle Terme di Salsomaggiore, un massaggio che stimola la circolazione sanguigna e tonifica la parte muscolare.

Durante il ciclo di cure non bisogna tralasciare la dieta ed il movimento, l’assunzione alimentare del calcio.e la pratica costante di una moderata attività fisica combinati con la terapia termale servono per intensificare gli effetti consentendo la conservazione della corretta densità minerale attraverso un effetto anabolico.

L’attività fisica durante il soggiorno può essere praticata quotidianamente presso lo stabilimento Zoja: le piscine termali, la palestra del reparto idroterapia o semplicemente una camminata veloce nel parco Mazzini.
Sole, calcio, esercizio fisico e fangobalneoterapia termale, pochi e semplici elementi per riconquistare il benessere psicofisico e migliorare la qualità della propria vita.