Spesso le grandi avventure hanno bisogno di tempo per produrre risultati eccezionali. Ma quando le imprese nascono da una tradizione fondata sull’armonia con un territorio che da sempre interagisce con la mano dell’uomo, per diventare grandi è sufficiente un piccolo passo. Quando, nel 2014, il lancio del marchio Parma2064 da parte della Cooperativa Casearia Agrinascente ha dato nuovo vigore alla collaborazione operativa di 5 aziende agricole nel cuore della Pianura Padana, il successo è stato immediato e il campione del Parmigiano Reggiano a stagionatura superiore ai 24 mesi prodotto nel caseificio di Fidenza (PR) ha ottenuto la medaglia d’oro al World Cheese Award.

Capitalizzando le esperienze e le competenze sviluppate nei 25 anni di attività della Cooperativa, i 6 soci attuali – Cascina “Margherita”, La Rinascente Società Agricola, Società Agricola Bertona, Società Agricola Colombarola, Società Agricola Fratelli Tonoli e Società Agricola Vighi Mauro e Luigi – hanno perfezionato un metodo che mira a creare un prodotto naturale, frutto del massimo controllo e della lavorazione del latte proveniente esclusivamente dai loro allevamenti, tutti a conduzione familiare e collocati in un raggio di 10 chilometri dal caseificio.

La disponibilità di una mandria complessiva di circa 1400 bovine in mungitura per 14,5 milioni di litri di latte prodotti annualmente è il punto di partenza per quello che si presenta oggi come un modello caseario nel cuore dell’area DOP del Parmigiano Reggiano. La produzione totale ha superato nel 2017 le 27.000 forme, pari a oltre 1.100 tonnellate, per un fatturato che oltrepassa gli 11 milioni di euro. 16 dipendenti, di cui due amministrativi, operano nei due caseifici di Fidenza e Zibello, dove ogni giorno vengono lavorati rispettivamente 106 e 318 quintali di latte.

Integrati con le necessarie innovazioni tecnologiche, i processi produttivi sono quelli di sempre, con l’occhio del casaro a vigilare sul lavoro di addetti che seguono fedelmente le fasi stabilite dal Consorzio di Tutela del Parmigiano Reggiano DOP, nell’ottica di una filiera senza scorciatoie, in grado di coniugare la tradizione con una visione ampia e aperta a sperimentazioni, come quelle che hanno dato vita alle varianti “Organic”, “Halal” e “Kasher”, quest’ultimo prodotto nell’apposito caseificio di Zibello e ottenuto secondo un procedimento che segue alla lettera le rigide regole della religione ebraica in materia alimentare, ispirate dalla Torah e codificate nello Shulkhan Aruk.
Da poco, alla produzione di Parmigiano Reggiano si è affiancata quella del “Verdiano”, la proposta “veggie” di Parma2064, per quei consumatori più sensibili e interessati all’alimentazione vegetariana. Le forme di Parmigiano Reggiano Parma2064 sono stagionate nei magazzini aziendali fino a raggiungere, a seconda dei casi, 18, 24, 36 o 48 mesi di stagionatura. Per le stagionature oltre i 30 mesi, Parma2064 ha introdotto una selezione di qualità chiamata “Lunga Vita” che, insieme con le stagionature più “giovani”, consente di offrire una gamma di prodotto che sappia incontrare il gusto e le esigenze di tutti i consumatori, in Italia e all’estero, distinguendosi per qualità organolettiche che mantengono traccia di una tradizione antica ed essenziale.

La scelta di utilizzare nel marchio aziendale “Parma2064” il numero di matricola attribuito al caseificio “storico” di Fidenza dal Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano – vale a dire 2064 – è indicativo della volontà di porre l’accento su forma e sostanza, incrementando un’attenzione all’ambiente che passa anche per la collocazione di un impianto fotovoltaico sul tetto dello stabilimento. Nel cuore della Pianura Padana, tra i luoghi che hanno dato i natali a Giuseppe Verdi, Parma2064 è allora la nuova sinfonia gastronomica di una terra per cui qualità e naturalezza hanno oggi più che mai un valore inestimabile.