E’ uscito “VADEMECUM ANTISTRESS”, il nuovo libro dello psicologo GIULIO CESARE GIACOBBE edito dalla ROI Edizioni. Un libro dedicato allo stress: quello che si manifesta sia nel corpo che nel pensiero dell’essere umano attraverso contrazioni muscolari e pensiero compulsivo. Il primo per ROI Edizioni, è disponibile in tutti gli store digitali e in tutte le librerie.

Giacobbe, già autore di ‘Come smettere di farsi le seghe mentali’ e altri successi, propone questa volta un libro da portare sempre con sé e da consultare in caso di necessità. L’affollamento di pensieri fa contrarre i muscoli e impedisce alle donne e agli uomini, di essere imperturbabili ed efficienti come 007. Un manualetto da tenere sempre a portata di mano: zittire la mente e ottenere la serenità originaria è possibile grazie a semplici e brevi tecniche da applicare anche mentre si sta aspettando l’autobus.

Ecco in sintesi alcuni preziosi consigli dell’autore:

1. QUANTO BASTA
“Tieni conto di una cosa: un po’ di stress è necessario per vivere. Senza, saremmo come una bambola gonfiabile, bucata. Bella, magari, ma inutilizzabile. Un po’ di stress ci vuole. Ma non troppo. Insomma QB (quanto basta)”.

2. AFFRONTA LA REALTA’
“Affrontare la realtà non crea stress. Se lo stress ci rimane incollato addosso è perché continuiamo a creare paure immaginarie. E facciamo questo perché confondiamo il possibile con la realtà. Le paure immaginarie infatti riguardano il possibile, non la realtà.” Infatti “Osservare i propri pensieri come oggetti distinti da sé li priva della loro carica emotiva quindi dissolve le paure immaginarie.”

3. ATTIVA LA COSCIENZA
“Se vogliamo eliminare lo stress dobbiamo agire sulla nostra mente per impedirle di costruire paure immaginarie. E per farlo occorre attivare una funzione del cervello che non usiamo quasi mai: la coscienza.” Inoltre “Osservare i propri pensieri come oggetti distinti da sé li priva della loro carica emotiva quindi dissolve le paure immaginarie.”

4. VIVI NELLA NATURA
“La natura è il nostro vero ambiente. Quella dei prati, degli alberi, del cielo e delle nuvole, del vento e dei tramonti, dei cavalli, dei pesci, degli uccelli. Il problema e che non la vediamo più. Noi abbiamo intorno cemento, palazzi, strade, semafori, strisce pedonali, automobili, moto, puzza, rumore, fumo, smog. Per forza, siamo stressati. Se però proprio non puoi farlo (vivere nella natura), fai una cosa: portati in tasca una foto della natura. Quella che piace a te. Tirala fuori e guardala. E poi recita questo mantra: Io sono qui, ora, nel mondo che mi circonda. Questa è la realtà. ”

5. PENSA ZEN
“Lo Zen è azione compiuta con l’attenzione rivolta all’azione e alla sua interazione con l’ambiente, senza interferenza del pensiero. Non significa non pensare. Ma pensare soltanto a ciò che si deve fare. Usare il pensiero per ciò per cui è stato creato. Un pensiero che si trasforma immediatamente in azione è un pensiero sano. Un pensiero che non si trasforma in azione è un pensiero malato. Una sega mentale. Bisognerebbe vivere sempre, nello Zen. E’ il vivere naturale. Contadini, barcaioli, pastori, vivono nello Zen.”