Dopo il grande successo di pubblico e di critica ottenuti a Firenze, al MUDEC di Milano ed alla Reggia di Caserta (oltre 250.000 visitatori complessivi), Klimt Experience finalmente approda a Roma fino al 10 giugno 2018 nella scenografica cornice della Sala delle Donne, presso il Complesso Monumentale di San Giovanni Addolorata, gioiello dell’architettura romana della seconda metà del XVII secolo recentemente riportato a nuovo splendore da un’accurata opera di restauro.

Klimt Experience è una rappresentazione multimediale immersiva dedicata alla vita e alle opere del Padre fondatore della Secessione Viennese che, assieme ad altri artisti, coltivò il mito dell’opera d’arte totale, della democratizzazione del bello e della creatività. Opere come Il Bacio, L’Albero della vita, oppure Giuditta, sono entrate a far parte della cultura popolare. Eppure Klimt resta un artista da scoprire e soprattutto da raccontare. Questo è l’obiettivo del percorso esperenziale; entusiasmare, affascinare, meravigliare il pubblico di giovani e adulti invitandoli ad approfondire la conoscenza dell’uomo e dell’artista, la comprensione delle sue opere, la lettura stilistica attraverso la messa in scena spettacolare dei dettagli e della tecnica pittorica.

Klimt è sicuramente al pari di Picasso l’artista necessario per meglio capire il passaggio dall’arte e dalla società ottocentesca a quella novecentesca. Com’è stato scritto: “ La pittura di Klimt, come tutta la grande arte, può essere considerata, al di là delle circostanze del tempo, sub specie aeternitatis”.  Artista universale ha dato immagine alla cultura del proprio tempo, ai nuovi gusti e stili di vita. Nei suoi magnifici ritratti ha saputo cogliere nel profondo i turbamenti della psicologia umana oltre la superficie investigando temi fondamentali quali la vita e la morte,  la nascita e il dolore, l’amore, il rapporto tra uomo e donna, quello tra le generazioni.

Klimt Experience, grazie all’emozionante colonna sonora, alla straordinaria qualità delle immagini selezionate dallo storico dell’arte Sergio Risaliti e dal regista Stefano Fomasi, al contributo didattico dell’area introduttiva alla mostra arricchita dall’esperienza integrata di realtà virtuale con gli Oculus VR e dall’esposizione degli abiti con le textures disegnate dall’artista viennese, propone  al visitatore un’immersione totale, senza soluzione di continuità, in un mondo simbolico, enigmatico e sensuale, dove si realizza il trionfo di un’arte senza confini.

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