Le cause di rughe & Co. sono esterne, causate cioè dall’ambiente in cui viviamo e dalle abitudini malsane. Ed e’ proprio quando si è giovani che si abusa dei vantaggi della giovinezza. Non si è del tutto consapevoli infatti che inquinamento, fumo, alcol, dieta squilibrata e sole (inteso come luce) stanno facendo il loro corso. Tuttavia, se è vero che la prevenzione fa la differenza, anche chi non ha avuto l’accortezza di curare la propria pelle durante l’adolescenza (o giù di lì) può affidarsi alle nuove terapie mediche e ad una cosmetologia all’avanguardia. In altri termini, non è mai troppo tardi per prendersi cura della propria pelle. L’esposizione incidentale ai raggi solari è più pericolosa rispetto alle ore passate in spiaggia ad abbronzarsi. Bastano 20 minuti al giorno. L’80% dell’invecchiamento cutaneo è dovuto ai raggi Uva, quelli che oltrepassano la cortina delle nubi atmosferiche, la cui concentrazione è la stessa in ogni stagione dell’anno. La difesa? Basta indossare ogni giorno una crema ricca di filtri Uva. La maggior parte degli idratanti da giorno ne contiene di innovativi. Anche i fondotinti più nuovi non mancano di fare da scudo ai raggi solari. Dopo i 30 anni (e tanto più dopo i 40) sulla bellezza della pelle incidono molto le abitudini, come si è curata la pelle in passato e l’alimentazione. Le perdite di peso eccessive, la lotta al grasso riduce il pannicolo adiposo anche al viso. Con la comparsa di rughe e cedimenti. Lo stress incide, soprattutto quello mentale. E’ direttamente dal sistema nervoso si va a danneggiare il processo di auto-riparazione cutanea. Usare una crema anti-età non dipende dall’età ma dallo stato della pelle che invia segnali forti e chiari come una spiccata aridità o microsegni nelle zone più sollecitate del viso. Un test infallibile è quello del risveglio. Se dopo una buona dormita di circa 8 ore, i segnali di aridità e i segni del cuscino persistono significa che la pelle sta soffrendo e necessita di aiuti speciali. Quali accorgimenti? Le creme svolgono azione globale perché rassodano e nutrono. I sieri hanno un’azione rafforzativa, perchè son concentrati di principi attivi. Meglio se associati ad una buona crema idratante. I trattamenti in istituto funzionano solo se fatti con costanza, pianificati a scadenza fissa, proprio perchè i danni della pelle sono cumulativi e devono essere contrastati regolarmente. Per quanto riguarda la medicina estetica, per i microsegni possono bastare peeling superficiali o una biostimolazione mirata tramite infiltrazioni intradermiche di vitamine, proteine ed enzimi. In caso di rughe più profonde i filler per riempire con una sostanza bio-compatibile chiamata idrossilapatite di calcio sintetico (già usato in odontoiatria, ortopedia e neuropatia per protesi). Utile anche per riempire guance svuotate e ricostruire zigomi sfuggenti. In più, filler riassorbibili con sostanze come acido ialuronico, polilattico e collagene. La vera novità anti-aging si chiama DHEA: è un ormone prodotto dalle ghiandole surrenali, che interagisce nel processo anti-invecchiamento. Ancora in fase di sperimentazione in Italia, è già commercializzata in USA come integratore anti-agig.