La firma dell’accordo di programma tra il Ministero della pubblica Istruzione e il Comune di Salerno che istituisce il nuovo corso di laurea in medicina e chirurgia pone termine a un iter ultradecennale avviato nel 1995, ma che affonda le radici nella storia della Facoltà universitaria salernitana da dove sortirono le prime donne mediche laureate della storia. I dettami di quella Scuola Medica ancora oggi ispirano la pratica della medicina e del benessere. Nell’Hippocratica Civitas confluirono infatti le culture araba, normanna, ebraica e latina in una sintesi di civiltà e tolleranza ispirate al progresso della scienza. Questo amore per la scienza e la cultura della tolleranza favorirono, nel X secolo d. C., l’avvicinamento del mondo femminile a quello accademico divenendo fucina di studi medici e collocandosi all’attenzione della comunità scientifica ed accademica internazionale. Dopo ben centonovanta anni da quando fu abolito il nucleo di ricerca la tradizione salernitana riprende. Con rinnovato spirito. Saranno infatti centosessanta, nel 2006, gli studenti iscritti al primo anno. Ma il numero è destinato a salire. La scelta di riaprire la Facoltà di Medicina a Salerno è scaturita dalla necessità di venire incontro alle numerose esigenze di un territorio in continuo sviluppo ma a rischio di spopolamento giovanile. “La nuova facoltà permetterà a tanti giovani di studiare nella propria città – ha spiegato il ministro dell’Istruzione Letizia Moratti – riducendo il disagio delle fasce deboli e svantaggiate, permetterà di decongestionare le due facoltà di medicina di Napoli ed è destinata ad assorbire studenti anche dai bacini di Potenza, Caserta, Avellino e Benevento”. “I nuovi laureati potranno proseguire la carriera a Salerno ed in Campania – ha aggiunto il ministro – valorizzando il capitale umano di Salerno e della Campania in relazione alle esigenze del territorio”.