Immaginate un essere mitologico nell’atto di compiere un salto, in punta sul piede destro, con la gamba sollevata, il busto in rotazione, le braccia distese in alto e la bocca, leggermente socchiusa: questo è il Satiro Danzante, rappresentante d’eccezione dell’Arte del Vivere italiano, all’Expò 2005 svoltosi ad Aichi, in Giappone. Dal 25 marzo al 25 settembre di quest’anno, oltre tre milioni di visitatori si sono immersi nelle luci blu di un Mediterraneo virtuale: un’atmosfera che ha avvolto il capolavoro attribuito a Prassitele negli abissi marini per oltre 2.000 anni. Capacità tecniche e altissima tecnologia hanno permesso una fruizione anche da parte di un pubblico non vedente, con la ricostruzione di un gemello del Satiro in base all’opera compiuta dagli specialisti dell’Istituto Centrale del Restauro di Roma, durata quattro anni e che lo ha riportato alla bellezza originaria. “Il Satiro e’ stato il nostro ambasciatore nel mondo, ma da oggi tornerà ad essere in Sicilia il simbolo di un patrimonio culturale che non ha eguali afferma l’assessore Regionale ai Beni Culturali e Ambientali Alessandro Pagano “Il ritorno a casa del Satiro sarà celebrato da una serie di manifestazioni che sottolineino questo evento e che assicuri alla Sicilia e soprattutto a Mazara del Vallo quei risultati pari al successo internazionale ottenuto in Giappone”. Un successo che ripaga delle tante aspettative di cui si era circondato il costoso allestimento: 15 milioni di euro per la rassegna, 600 mila euro spesi solo per la movimentazione del Satiro. Un onore ripagato dal ritorno mediatico regalato dalla statua, con la movimentazione di un mercato di ricordini, cappelli e magliette: inoltre alla cerimonia di chiusura della mostra il ministro per i Beni Culturali, Buttiglione, ha donato al vescovo di Nagoya, padre Nomura, le monetine lanciate nei sei mesi di esposizione dai visitatori giapponesi nella vasca del Padiglione Italia. Subito dopo la chiusura dell’Expò, i tecnici dell’Istituto Centrale del Restauro lo imballeranno in una speciale «armatura» in fibra di carbonio, a garanzia della sicurezza durante il trasporto. Il ritorno del Satiro Danzante in Sicilia, è prevista per la metà di ottobre: troverà la sua definitiva collocazione in un apposito Museo realizzato nella Chiesa di Sant’Egidio a Mazara del Vallo.