Dopo il successo alla Semaine de la Critique dello scorso Festival di Cannes, arriva nelle sale italiane la commedia di Asaph Polonsky che racconta il ritorno alla vita di Eyal e Vicky, una coppia che dopo la rituale settimana di lutto della tradizione ebraica deve trovare la forza di andare avanti. Chi cercherà di farlo riprendendo la routine quotidiana e chi… “sballandosi” con il figlio degli odiosi vicini di casa, stringendo con lui un rapporto unico e sorprendente. Un film divertente e commovente sul diritto e il dovere di ricominciare.

Al regista e sceneggiatore  Asaph Polonsky, abbiamo chiesto:

Perché ha scelto di trattare questo tema in chiave di commedia?
A mio parere l’unico modo per raccontare la tragica storia di un padre che ha perso un figlio e che fa solo quello di cui ha voglia e di sua moglie che cerca di gestirlo dovendo contemporaneamente capire lei stessa cosa fare era di sottolineare l’assurdità della situazione, adottando un approccio diverso che permettesse all’ironia delle interazioni umane di emergere e accendere una luce in un racconto cupo.
Altrimenti, per dirla in parole povere: mi piace ridere e piangere, quindi ho cercato di mettere insieme tutte e due le cose.

Era importante ambientare il film in Israele?
Per certi versi è una vicenda che potrebbe aver luogo ovunque nel mondo, due genitori perdono un figlio e devono farsene una ragione. Tuttavia, quello che rende il film israeliano sono i piccoli dettagli e il comportamento dei personaggi. Inoltre, la tradizione della Shiv’ah è radicata nella comunità ebraica di Israele e consente una nuova prospettiva sul periodo del lutto. Per quanto sia un rituale affascinante, a me interessava soprattutto esplorare quello che accade quando si conclude. Trovo che la tradizione della Shiv’ah sia estremamente utile, ma ad un certo punto finisce ed è in quel momento che volevo iniziare il film, quando la realtà prende il sopravvento.

UNA SETTIMANA E UN GIORNO
un film di
ASAPH POLONSKY

con
ShAI AvIvI
EvGEnIA DODInA
TOmER KAPOn

In uscita il 18 maggio 2017