Una rivoluzione digitale senza precedenti prenderà il via dal 1° gennaio 2019. Parliamo dell’obbligo di fatturazione elettronica che interesserà le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate dagli operatori economici residenti o stabiliti nel territorio italiano, ad eccezione dei contribuenti c.d. “minimi” e “forfettari” e gli “agricoltori in regime di esonero”.

Scopo della Legge di Bilancio 2018 (Legge n. 205 del 27 dicembre 2017) è quello di combattere e contrastare l’evasione. Numerose le critiche relative alla compatibilità delle norme con la privacy (è intervenuto anche il Garante per la protezione dei dati personali con provvedimento n.481 del 15 novembre 2018) che mettono in evidenza l’uso improprio che potrebbe essere fatto da parte di terzi di tutte le informazioni raccolte attraverso questo nuovo sistema di fatturazione.

Dunque una vera e propria rivoluzione che comporterà l’utilizzo di un software fatturazione da parte di professionisti e aziende che consenta la compilazione del file della fattura nel formato XML previsto dalla normativa.

Ma cos’è la Fatturazione Elettronica?

La fatturazione elettronica è un sistema digitale di creazione, trasmissione e conservazione delle fatture nel formato digitale XML (Extensible Markup Language).

Tale sistema digitale prevede:

-la creazione della fattura elettronica, ovvero la predisposizione della stessa, attraverso appositi programmi, in formato digitale xml;

-la trasmissione della fattura elettronica al Sistema di Interscambio (SdI) che, effettuati (e superati) gli opportuni controlli sul file/fattura, la recapiterà al domicilio informatico del destinatario;

-la conservazione a norma della fattura elettronica, per proteggere e custodire nel tempo i dati informatici al fine di garantirne l’autenticità, l’integrità, l’affidabilità, la leggibilità e la loro reperibilità.

A questo punto appare evidente che si tratta di una novità importante che cambierà totalmente le procedure di emissione e gestione della fatturazione di tutti i soggetti coinvolti.

L’uso di un software fatturazione evita di arrivare impreparati all’appuntamento del 1° gennaio 2019 e permette di predisporre, trasmettere, conservare e ricevere fatture.

Inevitabile la trasformazione degli studi professionali che necessiteranno, qualora non già presente, di software fatturazione. Infatti il Consiglio e la Fondazione nazionale dei commercialisti ha recentemente pubblicato un documento che indica le minacce, definite certe e oggettive, e le opportunità per chi saprà innovare.

Fra i rischi della fattura elettronica per i commercialisti, la perdita di uno stretto contatto fisico con i propri clienti. Fatto non banale, considerando che la FNC ha stimato che oltre l’80% degli iscritti trae la maggior parte del suo fatturato dalla tenuta della contabilità e dagli adempimenti fiscale di base.

Inoltre c’è anche la spinta verso la precompilazione delle dichiarazioni da parte dell’Agenzia delle Entrate, con l’estensione ai Modelli Iva, Redditi e 770, a cui deve aggiungersi la messa a disposizione del Modello F24 precompilato relativo al versamento periodico dell’Iva.

Nello stesso tempo l’obbligo di fattura elettronica comporta grandi opportunità in quanto il digitale riduce drasticamente l’attività di data entry, ossia la fase di immissione dei dati delle fatture emesse e ricevute che potrebbero essere automaticamente importate nel software fatturazione, scaricando i file in formato “xml” delle fatture in formato elettronico, evitando anche gli errori.