Fanno capolino sulle bancarelle dei mercati alla fine dell’estate e ci accompagnano fino alle soglie dell’autunno con la loro dolcezza. I fichi, frutti prelibati, dal delicato gusto zuccherino, sono amati dai palati più eclettici soprattutto per la loro versatilità nell’impiego che se ne fa in cucina. Perfetti sulla crostata, così come serviti insieme al caprino o al prosciutto crudo, ottimi per preparare marmellate e gustosi anche nelle focacce salate. E come snack rompidigiuno? A detta dei dietologi rappresentano una merenda ideale dal punto di vista della linea. 100 grammi di fichi contengono 47 calorie e forniscono 2 g di zucchero a rapido assorbimento, l’equivalente di due quadratini di cioccolata al latte, il tutto senza grassi. Se ne conoscono più di 700 specie e si consumano sia freschi che secchi, anche se il loro valore nutrizionale cambia notevolmente nei due casi. I fichi freschi sono frutti energetici e ricchi di potassio, ferro e magnesio. I fichi secchi sono ricchi di fibre, sia solubili, come le pectine, che contribuiscono a ridurre il livello di colesterolo nel sangue, sia insolubili, come la cellulosa, che favorisce il transito degli alimenti nell’instestino, prevenendo stitichezza e altri disturbi intestinali. Contrariamente a quello che molti erroneamente credono i fichi non sono affatto difficili da digerire, anzi gli enzimi (proteasi, lipasi e amilasi) in essi contenuti, facilitano l’assimilazione di grassi, zuccheri e proteine. A proposito di falsi miti e credenze circolanti sui fichi, quella secondo cui il lattice di fico acerbo curerebbe verruche e calli è assolutamente vera. Le nostre nonne lo sapevano e curavano porri e verruche con l’acido lattico del succo che irrita la pelle. Semaforo rosso invece per gli abbronzanti casalinghi a base di fico. Più che di abbronzanti si tratta di intrugli altamente fotosensibilizzanti (per la presenza nel frutto delle fucomarine) che sotto il sole possono procurare gravi ustioni o quantomeno eritemi. E’ curativo in caso di dermatiti ed eczemi ed è un ottima fonte di calcio (43 mg per 100 g di frutto fresco e 186 mg in quello essiccato), per cui fa bene alle ossa ed è consigliato nella cura e prevenzione dell’osteoporosi. Il fico è davvero un alleato delle donne, pensate che per il suo alto contenuto di bromo, minerale ad azione ansiolitica, riduce l’irritabilità che accompagna la sindrome premestruale e con gli zuccheri che contiene gratifica il palato diminuendo il desiderio di cibi dolci. Insomma per le donne di buoni motivi per consumare fichi ce ne sono parecchi, ai maschietti che dire? Non mancate l’appuntamento con questi dolci frutti perché oltre agli zuccheri i fichi contengono un discreto quantitativo di vitamine del gruppo B che aumentano la durata delle performance sessuali.