Il “New York Times” le ha recentemente dedicato un lungo articolo, indicando nella sottoveste il capo di moda per la prossima primavera, quello per cui si prevede un autentico boom delle vendite. Elegante, seducente e raffinata, la sottoveste in realtà nasce come protezione per il corpo, per far meglio scivolare i vestiti e, verso la fine del cinquecento, assume una funzione “modellante” stringendosi sulla vita ed allargandosi sui fianchi. Al moderno concetto di sottoveste si arriverà solo nel 1947, quando viene riproposta alle donne da Christian Dior quale simbolo di seduzione che perdurerà fino a tutti gli anni sessanta. Al cinema, indimenticabile Sophia Loren in sottoveste in “Ieri, oggi e domani”. Bandita dal guardaroba durante gli anni settanta dal femminismo allora imperante perché considerata, insieme al reggiseno, un capo obsoleto e soprattutto “sessista”, la sottoveste ha conosciuto una nuova impennata durante gli anni ottanta quando Kim Basinger, bellissima e sensuale, si esibì ancheggiante in minisottoveste bianca nel famoso strip di “Nove Settimane e ½”, film che la consacrò agli onori del grande pubblico. Da quel momento in poi diventò un capo di abbigliamento che si collocava a metà tra l’underwear e l’outwear, cioè un intimo che poteva essere mostrato con (maliziosa) nonchalance, fino a diventare il famoso abito-sottoveste, leggerissimo e con le spalline sottili, proposto come passepartout da gran parte degli stilisti. La tendenza della prossima primavera/estate è verso il ritorno alla sottoveste nella sua funzione classica, come capo di biancheria intima, occultata sotto gli altri vestiti, emblema nascosto di femminilità. Un vero e proprio rilancio negli Stati Uniti, un capo mai veramente tramontato in Europa, considerato che l’Italia e la Francia, eccellendo nel lusso, non hanno mai smesso di produrre sottovesti tra le più pregiate al mondo. La Perla ne produce sei diversi modelli, con altrettante variazioni di materiali, rifiniture e dettagli: c’è la sottoveste più corta con slip abbinato, quella stile impero con applicazioni, a doppia spallina, a scollo a vu o rotondo, quella più corta davanti, quella in pizzo valencienne incastonato sul tulle, con effetto visivo ultra sofisticato. Negli Stati Uniti Victoria’s Secret ha aumentato il numero di modelli, Donna Karan e Vera Wang sono molto attente all’evoluzione di questo capo. Il mercato quindi offre un’ampia scelta, dalla sottoveste “minimale” di seta o raso, senza ricami o applicazioni, alla “parigina” elaborata, con reggiseno incorporato, in materiali high tech che fasciano e sostengono. Ma se volete osare una sottoveste per sedurre il vostro lui, magari emulando le movenze della Basinger, sappiate che non potete tralasciare alcune caratteristiche imprescindibili: deve essere in raso di seta, scivoloso e carezzevole, un indumento morbido che si adagia sulla silhouette, e pertanto sono da bandire ferretti, coppe o simil reggiseni, che la renderebbero “rigida”. Per il resto lasciate spazio alla fantasia: lunga o corta, bretelle larghe o sottili, pizzi e piccole ruches faranno della vostra sottoveste un capo suggestivo di femminilità e seduzione.