Stress, calo delle energie e demotivazione potrebbero essere considerati i sintomi tipici del cambio di stagione. Il periodo più delicato sembrerebbe essere proprio l’inizio della primavera, in cui si ha un significativo cambio climatico associato ad un allungamento delle ore di luce. Questo è anche il periodo in cui tutti i lavoratori fanno più fatica a gestire questa condizione di astenia: manager, imprenditori e professionisti cominciano infatti ad accusare cali fisici dovuti a turni pesanti, all’eccessivo carico di responsabilità e ai conflitti quotidiani con i colleghi. Nei periodi di transizione, in ogni luogo di lavoro, possono esistere situazioni di stress, che purtroppo implicano divergenze sotto ogni punto di vista.

Secondo Roberto Re, uno dei più famosi mental coach in Italia e grande esperto di auto motivazione, è importante non sottovalutare le conseguenze che lo stress primaverile genera nella nostra vita, ma soprattutto cercare di affrontare al meglio questa particolare fase dell’anno. A tal proposito, Re propone 5 semplici consigli per gestire al meglio lo stress dei periodi di cambiamento, utili per aumentare la propria motivazione e quella del proprio team verso il raggiungimento degli obiettivi.

Ecco quindi le cinque regole anti-stress:

Organizzare i tempi. La prima regola per evitare lo stress lavorativo causato dal carico di lavoro è non ridursi all’ultimo momento, ma giocare d’anticipo,  quanto meno idealmente. Iniziare dunque a preparare una sorta di scaletta delle cose da fare per ordine di importanza, in modo tale da non affannarsi nel corso degli ultimi due giorni, come accade quasi sempre. Se è vero che tra il dire e il fare c’è di mezzo il mare, è altrettanto facile darsi una sorta di dead line mentale. Ogni momento è buono per “assolvere” a questo compito e rispettare la scadenza che ci si è dati.

Prevedere eventuali imprevisti. E’ giusto essere organizzati e gestire una sorta di tabella di marcia della quotidianità, ma non bisogna esagerare. Imparare ad accogliere gli imprevisti come possibilità positive è la carta vincente. “Uscire dai propri schemi e non cercare a tutti i costi di voler portare le proprie abitudini dovunque si vada è la strada migliore. In questo modo, se capita il fuoriprogramma, meglio prenderla con il sorriso e un po’ di spirito pratico” – dice Re.

Nuovi stimoli. Sperimentare e aprirsi al nuovo, può essere un’ottima soluzione per trovare altri stimoli, provenienti ad esempio anche da altri colleghi. Questi possono essere occasione per impegnarsi in attività diverse dal solito e per venirsi incontro.

Lasciare i ‘pensieri’ in ufficio. In previsione di ponti o settimane di pausa, è naturale accelerare i ritmi lavorativi, ma una volta usciti dall’ufficio è bene staccare completamente la testa dalle preoccupazioni e dalle ansie da ufficio, così da godere di un riposo reale nelle ore non lavorative. “In generale comunque, durante tutto l’anno è bene imparare a concedersi momenti dedicati alla cura di se stessi, anche solo una bella dormita a settimana può di fatto cambiare completamente la nostra percezione”, commenta Re.

Trovare il tempo per rilassarsi. Un ingrediente essenziale per una buona concentrazione, fondamentale soprattutto in questi periodi, è il rilassamento. Essere rilassati, o imparare a concedersi questi momenti, permetterà di non sprecare troppo tempo ed energie per raggiungere i propri obiettivi.