Un nuovo colpo basso da parte della medicina potrebbe arrivare nei confronti dei tatuaggi. Vi è un rischio, seppur dichiarato “molto basso”, per i tatuati che si sottopongono ad una scansione di risonanza magnetica. Sarebbe stata dimostrata la possibilità che il macchinario utilizzato per la RMI potrebbe scaldare e persino bruciare la pelle se il tatuaggio è stato fatto con inchiostri che conducono elettricità, secondo uno studio sistematico che sarebbe il primo condotto nel suo genere.

Se la pelle è stata trattata con inchiostro ferroso (che significa con una componente di ferro), il resto del corpo potrebbe giacere tranquillamente mentre il tatuaggio verrebbe attirato verso il magnete, secondo l’autorevole “Max Planck Institute delle scienze cognitive e cerebrali umane” di Lipsia in un documento pubblicato sul New England Journal of Medicine. Sorprendentemente, considerando quante persone hanno tatuaggi e quante sono state sottoposte a scansione MRI, il documento è stato il primo studio prospettico sistematico sulla valutazione del rischio da tattoo e risonanza magnetica.