Dall’autore de ”L’inquilina del piano di sopra” un vero e proprio meccanismo ad orologeria fatto di tempi perfetti, di entrate ed uscite a ripetizione e di continui colpi di scena.
Intrighi, sotterfugi, equivoci, ipocrisia, per una vicenda che mette a nudo la parte più meschina e cinica dell’animo umano, che dovrebbe scandalizzare, ma che invece cattura lo spettatore, coinvolgendolo in un vortice di comicità e regalandogli due ore di divertimento e risate.
Roma ai giorni nostri, la commedia si apre su Luisa (la governante) che piange la morte del suo padrone Stefano Bosco, scrittore di grande successo, settantaquattrenne morto d’infarto.

A poco a poco i conoscenti stretti cominciano ad arrivare nell’appartamento. Il vicino Dott. Garrone è il primo, professore di medicina è lui che decreta il decesso. Poi raggiungono il luogo Lucio Sesto e sua moglie Vanessa, rispettivamente genero e figlia dello scrittore. Per ultima Angela, seconda moglie del defunto, molto più giovane di suo marito, 30 anni, fa la sua entrata agitata nello studio di Stefano Bosco.

Molto velocemente il lutto che riunisce i personaggi si trasforma in una “transizione finanziaria”nella quale tutti vogliono avere parte e guadagnarci: la coppia Sesto cerca di coprire un enorme debito con un prestito della banca garantito dall’eredità di Vanessa, la figlia. Angela progetta una nuova vita con tanti soldi e il suo nuovo amante francese. Il Dott. Garrone vuole comprare l’appartamento per farne finalmente il suo studio, il banchiere Marmotta che acconsente al prestito vorrebbe intascare una grossa percentuale sui futuri soldi di Vanessa.

Solo Luisa, fedele governante, vive per ricordare il genio dello scrittore. Ma ecco che tutto si capovolge e succedono fatti esilaranti che faranno tremare e crollare questi progetti. Ne nascono situazioni comiche dove una risata cinica e infantile è garantita. Ovviamente è il personaggio di Gianfranco Jannuzzo, il genero Lucio Sesto, che conduce le avide danze che lo porteranno a crisi di nervi esilaranti diventando simpatico per le sue incapacità e disavventure. Molto comico è anche il personaggio di Debora Caprioglio donna che soddisfa tutti i piaceri di sesso senile dello scrittore per ottenere soldi, soldi e ancora soldi.

13.25 marzo
Compagnia Molière – Il teatro di Tato Russo

GIANFRANCO JANNUZZO   DEBORA CAPRIOGLIO
ALLA FACCIA VOSTRA
di Pierre Chesnot
con Antonella Piccolo   Roberto D’Alessandro
e con Antonio Rampino   Paola Lavini   Antonio Fulfaro

scene Andrea Bianchi
light designer Mirko Oteri
costumi Valentina De Merulis

ORARI SPETTACOLI

da martedì a sabato ore 21
domenica ore 17
giovedì 15 e giovedì 22 marzo ore 17
mercoledì 21 marzo ore 19
sabato 24 marzo ore 17 e ore 21

INFO

botteghino 06.6794585
mail biglietteria@teatroquirino.it