Puntando sulla qualità, l’Istituto Luce distribuirà nelle sale dal 5 maggio l’ultimo film di Ismaël Ferroukhi “Viaggio alla Meccha (Le grand voyage)”. Protagonisti Nicolas Cazale, nel ruolo di Réda, e Mohamed Majd, in quello del padre. La storia, seppur semplice e incentrata sul tema del viaggio come scoperta di noi stessi, risulta ricca di significati ed insegnamenti. Un anziano marocchino emigrato in Francia, sentendosi prossimo alla morte, decide di recarsi in pellegrinaggio alla Mecca. Chiede così al giovane figlio Réda di accompagnarlo in automobile. Il ragazzo, distante dalla tradizioni e incapace di avere un dialogo col padre, non può rifiutarsi. Solo questo lungo viaggio permetterà ai due di conoscersi e comprendersi. Ma arrivati alla Mecca… Ismaël Ferroukhi, curando la regia di questo film, ha prestato attenzione a particolari scelte stilistiche. I dialoghi sono ridotti al minimo e padre e figlio comunicano attraverso i silenzi. Il viaggio è un pretesto ideale per rinchiudere in una macchina due personaggi diametralmente opposti ed obbligarli a parlare. Inoltre serve sia a completare per il padre, che iniziare per il figlio, un percorso interiore. Toccante la confessione del genitore “ho imparato molto da questo viaggio” e la risposta del figlio “anch’io”. Il regista ha avuto una concezione del film “istintivo senza mai essere celebrale”. “Viaggio alla Mecca” è il primo film girato alla Mecca e per di più durante il periodo di pellegrinaggio. Ha ricevuto il Leone del futuro – Premio Venezia Opera Prima “Luigi De Laurentis” al Festival di Venezia. Un film da vedere che aiuta a comprendere una civiltà con tradizioni lontane dalle nostre ma pur sempre mosse da valori di umanità e fede.