L’8 maggio 2025 è stato eletto Papa Leone XIV, e Roma è tornata – se mai se ne fosse andata – al centro della scena globale.
Per molti, è il momento perfetto per un viaggio: tra eventi solenni, turisti curiosi, e una città che si muove tra il sacro e il profano con la solita, affascinante indifferenza.
Ma come si visita la Capitale in un momento così carico, evitando file infernali, cappelli da pellegrino e la sindrome da “troppa folla, poca spiritualità”?

Ecco una guida per chi vuole vivere un’esperienza autentica, tra suggestioni papali, itinerari alternativi e un pizzico di ironia devota.

🏛️ 1. I classici, ma con criterio

San Pietro, ovviamente. Ma se vuoi evitare tre ore di fila, entra nel primo pomeriggio o all’alba, quando Roma è ancora distratta.
Prenota online, indossa scarpe comode e ricordati: la Cappella Sistina non è una scusa per spingere la gente.
Il Museo Vaticano sarà in modalità “assalto globale”, quindi scegli tour mirati e audio-guide alternative (ce ne sono alcune fatte da storici dell’arte che non urlano “ANDIAMO!” ogni 10 minuti).

🧭 2. Percorsi papali… per umani

Vuoi vivere un po’ di atmosfera da pellegrino senza trasformarti in un souvenir ambulante?
Segui l’antico Cammino delle Sette Chiese, ma spezzalo in due giorni. Aggiungi una sosta riflessiva nei Giardini Vaticani, aperti su prenotazione, per un momento reale di pace.

Oppure esplora i quartieri papali “invisibili”:

  • Trastevere spirituale, con Santa Maria in Trastevere e l’Isola Tiberina
  • L’Aventino, con il celebre buco della serratura che inquadra San Pietro meglio di qualsiasi filtro Instagram

☕ 3. Dove fare una pausa

Dimentica i bar per turisti con cappuccino a 6 euro. In zona Vaticano ci sono ancora posti veri:

  • Un forno nascosto per mangiare pizza bianca con mortadella, pane santo dell’anima.
  • Una trattoria silenziosa a Borgo Pio dove i giornalisti vaticanisti si rintanano dopo le dirette.

E se vuoi sentirti beatamente inutile, siediti in Piazza San Pietro alle 7 di sera, quando i gruppi se ne vanno. Silenzio, luce dorata, e il colonnato che ti abbraccia come un’idea che hai quasi capito.

📿 4. Piccoli souvenir che non ti faranno sentire ridicolo

Dimentica il magnete con il Papa. Cerca oggetti legati alla spiritualità vera: rosari artigianali fatti da monasteri, ex voto d’argento, o anche solo una cartolina scritta con calma, seduto in un chiostro.
Un gesto lento è un ricordo che dura più a lungo.

Roma nel 2025 è un’esperienza complessa: sacra, affollata, piena di aspettative.
Ma con un po’ di pazienza, qualche deviazione e una mentalità aperta (senza perdere il senso critico), puoi viverla davvero.
Papa o non papa, la città resta eterna. E sorprendentemente viva.

rosario su guida turistica con scorcio su cupola di San Pietro