Difficile riassumere un’isola che cambia volto ogni 50 chilometri. L’Inghilterra e il Galles sono come un patchwork in perenne mutazione: paesaggi verdissimi punteggiati da pecore e pub, cattedrali che sembrano navicelle di pietra, città post-industriali rinate a nuova creatività.

Con la sua nuova Guida Verde, Touring Editore orchestra questo mosaico in modo sorprendentemente leggibile. Non si tratta solo di itinerari o mappe (che pure abbondano, con il consueto rigore): è piuttosto un viaggio culturale, emotivo e visivo, in cui le pieghe della campagna si alternano alle luci dei grandi centri urbani, e ogni passo ha il sapore di una storia già sentita… o ancora da scrivere.

Una geografia sentimentale

Si comincia, ovviamente, da Londra, il cui skyline sfida il cielo come una composizione jazz: grattacieli in vetro e torri medievali, palazzi austeri e mercatini vivaci, con in sottofondo il rumore lieve del Tamigi e il battito imprevedibile della capitale.

Ma la guida ti porta ben oltre. Ecco la Cornovaglia, dove le brughiere finiscono a picco sul mare e le leggende arturiane si mescolano alla salsedine. Le Cotswolds, con i villaggi color miele dove il tempo si sgranchisce le gambe. Manchester e Liverpool, che si scrollano di dosso la ruggine per suonare nuove melodie.

Il Galles, con il suo senso epico del paesaggio: scogliere, castelli, e la lingua più indecifrabile d’Europa che risuona tra i pub e i sentieri costieri.

Non solo cartoline: cose da fare, vedere, assaggiare

La Guida Verde Inghilterra e Galles è piena di spunti pratici e poetici:

  • Seguire il profilo delle White Cliffs of Dover, passeggiando dove l’isola sfiora il cielo.
  • Camminare nella Jurassic Coast, tra fossili e drammi geologici in slow motion.
  • Fermarsi nei pub storici delle Midlands o scoprire la scena birraria contemporanea in taproom semi-nascoste.
  • Ritrovare Jane Austen nei salotti di Bath, Harry Potter a Oxford, i Beatles nei vicoli di Liverpool, e un Banksy a sorpresa sui muri di Bristol.
  • Salire sulla Dymchurch Railway, dove anche i treni sono in miniatura e il paesaggio diventa quasi giocattolo.
  • Mettere gli scarponi e affrontare il Wales Coast Path, con il vento in faccia e le pecore come unica compagnia.

Dove tutto parla inglese, anche l’erba

La forza della guida sta nel tono narrativo sobrio ma appassionato, nella qualità della cartografia, nelle immagini che invitano a partire e negli oltre 1000 indirizzi selezionati con cura: hotel, musei, pub, librerie, villaggi da esplorare con lentezza.

Non serve un biglietto per Hogwarts per apprezzare questo viaggio. Basta una tazza di tè e la voglia di scoprire un’Inghilterra viva, stratificata, mai banale.