Quando arriva il cambio d’ora, tutti dicono:
“Ma dai, stavolta si dorme un’ora in più!”
Come se fosse un Black Friday del sonno.
Peccato che la realtà sia diversa: il ritmo circadiano non fa sconti.
Il corpo umano è una creatura abitudinaria e permalosetta. E quando gli sposti il sole anche solo di 60 minuti, si offende.
Ecco cosa succede (davvero) al tuo sonno quando cambia l’ora, e cosa puoi fare per non girare per casa come un criceto stanco per i prossimi 5 giorni.
🌗 Il cambio d’ora è un jet lag travestito
Sì, è scientifico.
Lo chiamano “jet lag sociale”: uno sfasamento tra l’orologio interno e quello ufficiale.
Per qualche giorno (a volte più), l’orologio biologico continua a vivere nell’ora precedente.
Risultato?
- Ti addormenti tardi.
- Ti svegli stanco.
- Ti chiedi se è ora di cena o solo una crisi esistenziale.
⏱️ Come sopravvivere (senza usare melatonina come se fosse acqua)
1. Prepara il corpo prima dello spostamento
Qualche giorno prima del cambio d’ora, prova a spostare tutto di 10–15 minuti: pasti, sonno, sveglia.
Sì, sembra noioso. Ma il corpo ama la gradualità come se fosse un plaid.
2. Esponiti alla luce (tipo pianta)
La luce solare al mattino è un potente sincronizzatore naturale.
Anche 10 minuti fuori o alla finestra appena svegli aiutano a resettare il ritmo interno.
3. Regola la temperatura serale
Abbassa le luci e tieni la casa più fresca la sera. Il calo di temperatura segnala al cervello che è ora di dormire.
No, non vale infilarsi sotto un piumone con lo smartphone acceso.
4. Evita “la trappola della cena alle 18”
Mangiare troppo presto rischia di spostare tutto ancora di più.
Mantieni gli orari il più possibile regolari, senza trasformarti in un nonno tedesco.
😴 Il tuo sonno ti ringrazierà (forse)
Il corpo si adatterà — lo fa sempre — ma se lo accompagni con un po’ di senso pratico e qualche accorgimento, la settimana dopo il cambio d’ora non sembrerà un reality di sopravvivenza.
Ricorda: non sei stanco, sei disallineato.
E a volte basta un po’ di luce, una routine coerente, e un’ora di pazienza in più per ritrovare l’equilibrio.