Al tavolo dei relatori il Presidente del CONI Giovanni Malagò, il Presidente della Federazione Italiana SportEquestri Antonella Dallari, il Presidente di CONI Servizi Franco Chimenti, Frances Triulzi Hesketh‐Jones, Event Director del concorso ippico ed Alessandro Maspes in rappresentanza di Infront Italy. “E’ stato un lavoro lungo e difficile, dice Antonella Dallari, quello di coniugare le esigenze tecniche dei migliori cavalieri e cavalli del mondo e quelle dei cittadini romani e dell’ambiente di Villa Borghese per valorizzare ancor di più Piazza di Siena.
Oggi proponiamo una Piazza di Siena nuova, molto attenta alle esigenze tecniche, attenta al recupero del passato. Non ci sono più le tribune nel recinto Raffaello ma abbiamo creato degli spazi nuovi con palchi allestiti a bordo campo. Quanto alle aspettative sportive, sappiamo che nel nostro sport esistono due atleti: il cavallo ed il cavaliere. Al via, dunque, il meglio dell’equitazione mondiale. Con una squadra sono attese Arabia Saudita, Francia, Germania, Gran Bretagna, Spagna, Svezia, Svizzera, Ucraina e ovviamente Italia. A titolo individuale, invece, Australia, Belgio, El Salvador, Irlanda e USA.
L’Italia parteciperà alla Coppa delle Nazioni in quanto paese ospitante. Il tecnico federale del settore salto ostacoli Hans Horn ha indicato come componenti della squadra ufficiale, Francesco Franco, Juan Carlos Garcia, Emanuele Gaudiano, Luca Marziani e Roberto Turchetto.
A titolo individuale sono stati invece convocati Natale Chiaudani, Filippo Moyersoen, Fabio Brotto, Davide Kainich, Roberto Arioldi, Luca Maria Moneta, Lucia Vizzini, Gianluca Palmizi, Marco Porro, e gli ‘esordienti’ Riccardo Pisani e Massimiliano Ferrario. Esordiente anche il giovanissimo Niccolò Vincenzo Callerio, uno dei due ‘young riders’ selezionati su indicazione del tecnico federale giovanile Gianluca Bormioli. L’altro è il Carabiniere scelto Filippo Marco Bologni che ha già gareggiato a Roma lo scorso anno. Suo padre Arnaldo è l’ultimo cavaliere italiano ad aver vinto il Gran Premio Roma. Era il 1994, e Filippo era nato da poco più di due mesi… Quando si dice ‘figlio d’arte’!




