Una storia apparentemente casalinga, un testo inquietante, beckettiano, sul confine delicato di un certo “teatro dell’assurdo”, , ma denso di quel vuoto angoscioso che riempie la vita di molti.
Presentato una prima volta a Livorno all’interno del festival “Effetto Venezia” Trincea di Signore, si presenta come una storia apparentemente casalinga. Ortensia e Gervasia sono chiuse in casa, a spiare dalla finestra una città che sembra alluvionata, ascoltando notiziari, raccontandosi telenovele, litigando, parlando di improbabili fughe in canotto.. ma questo loro conversare non è la chiave unica di un testo dai tratti popolari e divertenti: il mondo cui le due donne abitano è deserto e privo di ogni certezza: pare che Ortensia sia salita da Gervasia perché ha finito il latte, o l’olio, o il caffè; pare che Ortensia non possa tornare giù nel suo appartamento; pare che la Cupola stessa e il Campanile che si vedono dalla finestra, si dissolvano e scompaiano in lontananza. Il mondo è Altro, e nessuno sa che cosa sia esattamente e fa paura, e i ricordi del passato e le chiacchiere del presente non riescono ad addomesticarlo. Ci entra in casa e ci parla, con lunghi e strani silenzi.
Millelire e FDP
presentano
Trincea di Signore
Con
Lydia Biondi
Mirella Mazzeranghi
scritto da Silvia Calamai
RegiaLydia Biondi
dall’1 al 6
ottobre 2013
dal martedì al sabato ore 21.00
domenica ore 18.00