Giunto ormai alla quinta edizione e accolto da un immutato successo, si rinnova l’appuntamento con A QUALCUNO PIACE CLASSICO, la rassegna di capolavori della storia del cinema a Palazzo delle Esposizioni di Roma che in questi anni ha fatto la gioia dei cinefili. Come sempre sarà possibile riscoprire sul grande schermo alcune pietre miliari della settima arte, presentate esclusivamente in pellicola 35mm e a ingresso libero fino a esaurimento posti. Si parte martedì 27 ottobre alle ore 21.00 con una delle più scatenate commedie di sempre, L’orribile verità di Leo McCarey, interpretato dalla formidabile coppia Cary Grant e Irene Dunne: la vicenda è quella di una coppia che si appresta a divorziare, ma nell’attesa della sentenza definitiva scopre nuovamente di amarsi, ovviamente dopo un’esilarante girandola di equivoci. Il ritmo infallibile, una regia perfetta (premiata con l’Oscar) e un equilibrio miracoloso tra divertimento, cattiveria e romanticismo fanno del film un gioiello davvero imperdibile.
Il programma della rassegna, che continua fino al 31 maggio 2016, rende omaggio alla Hollywood dei tempi d’oro anche nei film di maestri come John Ford (la rarità Il prigioniero dell’isola degli squali), Joseph L. Mankiewicz (Lettera a tre mogli), Rouben Mamoulian (Il segno di Zorro), Charlie Chaplin (Luci della ribalta), senza dimenticare un giovane Orson Welles protagonista con Joan Fontaine de La porta proibita, tratto da Jane Eyre. Il mappamondo del grande cinema include quest’anno la Spagna del leggendario Lo spirito dell’alveare di Victor Erice, la Russia di Solaris, tra i massimi capolavori di Tarkovskij (presentato nella versione originale integrale), e l’Ungheria di Silenzio e grido, tra le vette dell’arte di Miklós Jancsó. Arrivano invece dall’Inghilterra Figli e amanti di Jack Cardiff e I misteri del giardino di Compton House, clamoroso esordio di Peter Greenaway, nonché Cul de sac, firmato dal genio apolide di Roman Polanski. Un Melville inusuale (Leon Morin prete) e un Resnais d’annata (Mon oncle d’Amerique, Grand Prix a Cannes) portano la bandiera francese, mentre per l’Italia è in programma Umberto D., capolavoro della maturità di De Sica che completa questo viaggio entusiasmante, impossibile da mancare per ogni amante del grande cinema.
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